Translate in your language

venerdì 23 dicembre 2016

Politicamente scorrette le battute sulle canne

     Tra vizi e dipendenze. Perché la droga dilaga? Sembrerà strano ma forse questo è l’ultimo dei problemi che ci dovremmo porre. È il nostro atteggiamento verso il mondo delle droghe pseudo leggere a meritare notevole attenzione.
marijuana La scorribanda legale
     Quando sono in auto amo ascoltare la radio, mi distrae dalle nevrosi degli automobilisti, ma ultimamente me ne sono pentita. I conduttori di ben due note stazioni radiofoniche, farfugliavano ironicamente fino a che hanno tirato in ballo la questione «Farsi le canne». Ci hanno scherzato come se fumare erba fosse un innocuo e divertente passatempo privo di conseguenze. Quel che è peggio e che, sempre con misera ironia, hanno invitato chiunque sotto le feste a farsi le canne per superare amarezza, solitudine o cene di famiglia. Tre parole: non ho gradito.
     Ho trascorso un pomeriggio con il figlio di amici, il quale non ha nemmeno raggiunto una decade di vita, ma al quale è stato donato un tablet con connessione illimitata. Non se ne separa e se lo accende per un motivo nobile, si lascia distrarre da futili intrattenimenti tra cui i video che YouTube consiglia come i migliori al mondo. In queste clip non mancano espliciti riferimenti alle canne ed anche al Sert (SERvizio Tossicodipendenze). Nelle feconde menti dei bambini, che Maria Montessori soleva definire menti assorbenti, questi video spazzatura sono messaggi che si insinuano prolificamente. Di quale concetto ci stiamo facendo portatori? Le droghe dilagano perché la gente se ne serve e a quanto pare questa realtà è bene accetta al punto da coadiuvarne la pratica. In effetti anche l’Italia, con la sua forma peninsulare, somiglia ad una pipetta per farsi una paglia. Forse nel Bel Paese non troveremo più un solo cittadino lucido.
Farsi le canne marijuana La scorribanda legale
     Presentiamo il mondo delle droghe come uno sballo ed una rottura della routine, ma credo sia il caso di soffermarci a riflettere sugli aspetti veri e concreti delle dipendenze da sostanze stupefacenti.
     Dietro l’eleganza della fogliolina di marijuana si cela la perdizione. Farsi le canne è un lungo e tortuoso tunnel dal quale si fa fatica ad uscire, nel quale ci si pente di essere entrati e per il quale nessuno ti allerta. I media non sono dei validi alleati in questo e sembrano intenti in un’opera di sensibilizzazione che induca a «farsi». I conduttori disonorano la propria professione e dimostrano di non avere nemmeno un soddisfacente bagaglio culturale o un repertorio stimolante.
     Passiamo alla sfera economica. Chi si incammina sul sentiero delle droghe, dilapida il patrimonio familiare, talvolta ruba in casa propria, è succube del proprio spacciatore o del gruppo di amici «cannati».
     La sfera emotiva? Perdita di sé, incrinazione dei rapporti affettivi, grave disagio. La famiglia appare distrutta e disgregata proprio come quei pezzetti di erba nel sacchettino trasparente.
     La migliore domanda da porsi è: perché siamo dei così validi alleati delle droghe? Le battute non sdrammatizzano, ma incoraggiano. 
     Questo articolo fa luce su una realtà vergognosa, di certo non sarà condiviso (ma questo è il mio forte!). Ma per restare nel gergo vi propongo di fumarvelo e di trattenerlo fino al cervello!

Nessun commento:

Posta un commento