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lunedì 13 febbraio 2017

Anche i falsi fanno la storia

     Nella ricerca storica e di archivio è fondamentale che un documento (ossia una fonte) sia autentico. Tuttavia la nostra storia è piena di “falsi”, cioè di documenti (diari, dichiarazioni ufficiali, fotografie, filmati, ecc.) costruiti appositamente per presentare come vero qualcosa di “falso”.
     I motivi alla base della creazione del falso sono molteplici, tra i più suffragati ci sono le ragioni politiche, diplomatiche ed economiche.

     1938 Gli alieni invadono la Terra: “La guerra dei mondi”
Herbert George Wells
libro la guerra dei mondi     È il radiodramma di Orson Welles, mandato in onda dalla CBS (Columbia Broadcasting System) il 30 ottobre 1938. Divenne un caso mediatico.
     Il ventitreenne Orson Welles, all’interno della trasmissione settimanale in cui venivano proposte letture di romanzi celebri, interpretò il romanzo di fantascienza di Herbert George Wells.
     In realtà il programma prevedeva già la messa in onda del radiodramma di Orson Welles dal titolo La guerra dei mondi, ma il conduttore ebbe l’arguzia di esporlo come in una normale radiocronaca, perché non riteneva che La guerra dei mondi fosse uno dei migliori show da trasmettere.
     Le parole dell’annunciatore furono:
«Signore e signori, interrompiamo il nostro programma di musica da ballo per leggervi un comunicato speciale del Giornale Radio intercontinentale arrivato in questo momento. Alle 19:40, ora locale, il professor Farrell dell’Osservatorio del Monte Jenning, Chicago, Illinois, dichiara di aver osservato diverse esplosioni di gas incandescente, a intervalli regolari sul pianeta Marte. Le indagini spettroscopiche hanno stabilito che il gas in questione è idrogeno e si sta muovendo verso la Terra ad enorme velocità».
Welles Orson
     Pochi istanti dopo si verificò un’ulteriore interruzione in apparenza imprevista:
«Signore e signori, ecco a voi l’ultimo bollettino del Giornale radio intercontinentale. Toronto, Canada: il professor Morse della Mac Millian University ci conferma di aver osservato tre esplosioni sul pianeta Marte tra le 19.45 e le 21.20, ora locale.[...] Ancora un comunicato speciale dalla vicina Trenton, New Jersey. Alle 20.50 un enorme oggetto fiammeggiante, forse un meteorite, è caduto su una fattoria nei dintorni di Gravers Mill, New Jersey, a 22 miglia da Trenton».
     Venne adottato un altro stratagemma per incrementare la tensione: trasmettere interventi di alcuni testimoni, le cui dichiarazioni stimolavano la fervida immaginazione:
Ufo«È pronto il collegamento con l’Osservatorio di Princeton, dove il nostro cronista Carl Phillips intervisterà per voi l’astronomo Richard Pierson. Ci trasferiamo dunque a Princeton, nel New Jersey. [...] Carl Phillips, appena giunto sul posto, vi darà una completa descrizione del meteorite di Gravers Mill. [...] Un momento! Sta accadendo qualcosa! L’estremità dell'oggetto comincia a muoversi! [...] Si muove! Guardate, si svita! State indietro! (Improvvisamente si ode il rumore di un grosso pezzo di metallo che cade) [...] Nell’oscurità vedo scintillare due dischi luminosi. Potrebbe essere un volto. [...] Dall’ombra sta uscendo qualcosa di grigio che si contorce come un serpente. Sembrano tentacoli. [...] Signore e signori, devo riferirvi qualcosa di molto grave. Sembra incredibile, ma le osservazioni scientifiche e l’evidenza stessa dei fatti inducono a credere che gli strani esseri atterrati stanotte nella fattoria del New Jersey non siano che l’avanguardia di un’armata di invasione proveniente da Marte. La battaglia che ha avuto luogo stanotte a Gravers Mill si è conclusa con una delle più strabilianti disfatte subite da un esercito nei tempi moderni: settemila uomini armati di fucili e mitragliatrici sono stati sconfitti da una sola macchina degli invasori marziani. I mostri controllano ora la parte centrale del New Jersey e hanno tagliato in due lo Stato. Le linee di comunicazione tra la Pennsylvania e l’Oceano sono interrotte. Le ferrovie sono sconvolte e i servizi da New York a Filadelfia sospesi».
Orson Welles CBS
     Chiunque si sia sintonizzato sulla stazione radio in seguito, non poteva sospettare che la descrizione oculare dell’evento fosse un falso clamoroso, ma credeva che si trattasse di un’edizione straordinaria.
     Su 6 milioni di ascoltatori, un milione credette che gli USA fossero invasi dagli alieni.
     Il risultato fu fin troppo realistico e andò ben oltre le aspettative dell’autore stesso. Le case si svuotarono nel New Jersey e la gente confluì nelle chiese.
     I dirigenti della CBS, alla luce delle reazioni della gente, trasmisero una serie di annunci per ribadire che:
«Sebbene siano stati usati i nomi di alcune città americane, come in tutti i romanzi, l’intera vicenda e tutti gli avvenimenti in essa contenuti erano totalmente immaginari».
     Nonostante l’invio di numerosi comunicati di smentita, la gente rimase in delirio. Si dovette aspettare l’edizione del giornale del giorno seguente perché si tornasse alla tranquillità. Non si potè dire lo stesso per l’emittente che fu costretta a risarcire i danni provocati in seguito alla trasmissione.

Orson Welles radioOrson Welles Show     Il contesto storico si rivela chiarificatore: la radio godeva di enorme popolarità; il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt se ne serviva per diffondere le fireside chats, ossia le “chiacchierate del caminetto” che con chiarezza espressiva spiegavano cosa stesse avvenendo nel mondo. Inoltre la radio era considerata una fonte degna di autorevolezza, che in seguito sarà una prerogativa della televisione.
     Anche se a distanza di nove anni, gli effetti della grave depressione economica conseguente al crollo del 1929 si fa ancora sentire. La seconda preoccupazione deriva dall’inarrestabile ascesa del nazismo in Germania.
     Fu in questo peculiare contesto che l’adattamento del romanzo di fantascienza che simulava un notiziario speciale scatenò il panico negli USA. Molti radioascoltatori non si accorsero che si trattava di una finzione.

copertina Theatrum mundi
     Le ragioni del successo, dal punto di vista sociologico, sono da ricondurre a:
‒ popolarità e affidabilità della radio in quell’epoca;
‒ clima di incertezza economica e sociale per via del crollo del 1929;
esatto riferimento a luoghi realmente esistenti ed istituzioni scientifiche ed universitarie;
‒ ricorso a esperti e testimoni che conferì un carattere di verosimiglianza e credibilità all’evento;
tono realistico unito alle interruzioni giornalistiche per la lettura dei bollettini.
Ci si può chiedere che effetti sarebbero stati prodotti se fosse andata in onda una trasmissione televisiva con caratteristiche analoghe a quelle della trasmissione radiofonica. La puntata radiofonica era emotivamente carica ma soprattutto realistica, molto simile ad un’edizione straordinaria; l’effetto sarebbe stato amplificato esponenzialmente da un supporto visivo. Un esempio analogo è lo sbarco sulla Luna, la cui veridicità è stata di recente contestata. 
Fonte: S. Calabrese, Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna, pp. 59–64.


Studio falso di Calabrese Silvana
Per restare in tema: lo studio falso della blogger Silvana Calabrese

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