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giovedì 27 aprile 2017

Canneto di Caronia 2004-2014, una decade di scintille

autocombustione Canneto di Caronia La scorribanda legale
Dopo una decade torna ad ardere la località siciliana Canneto di Caronia. La frazione di Messina prospiciente il mare è teatro di fatti inspiegabili: vi si innescano incendi improvvisi e gli elettrodomestici entrano in corto circuito nonostante l’energia sia sospesa; le chiusure centralizzate delle auto vanno in tilt; i cellulari squillano senza essere chiamati; gli oggetti prendono fuoco per autocombustione compromettendo il lavoro di una intera vita. Esperti a livello nazionale si interessano al caso, coadiuvati da apparecchiature sofisticate. Hanno monitorato i campi elettromagnetici ed impiegato telecamere termiche. 
In opposizione a chi cerca di trovare soluzioni scientifiche vi è chi si abbandona ad ipotesi esoteriche, demoniache o extraterrestri. 
Caronia mappa La scorribanda legale
Il mistero si infittisce e le ipotesi si susseguono in un’enorme spirale. Si aggiungono gli avvistamenti di sfere luminose in cielo e luci bluastre sottomarine. Perfino l’ago della bussola subisce cambiamenti repentini. Gli abitanti incolpano la ferrovia, esperimenti militari top-secret e si giunge a parlare di interessi legati alla malavita fino al sospetto che i fenomeni incendiari siano di natura dolosa, e che sarebbero gli stessi oriundi ad appiccarli. 
Nell’arco di 10 anni la situazione appare immutata, ma la soluzione del mistero esisteva già e risiede nella sismologia. I fenomeni che hanno turbato la serenità di Caronia sono imputabili a fasci elettromagnetici che producono energie termiche fortissime e combustioni. A causarli sono cariche elettriche dovute allo scorrimento-compressione degli strati rocciosi sotterranei. L’emissione di dette cariche fino in superficie e il contatto con le apparecchiature elettriche avrebbero dato luogo agli incendi. In merito gli avvistamenti di sfere di luce, il sismologo Ignazio Galli (1841-1920) stilò per primo una raccolta di fenomeni luminosi che accompagnano i terremoti. 
Galli descrisse numerosi casi, tra cui proprio quelli avvenuti nel corso dei gravissimi terremoti che sconvolsero la Calabria e Messina negli anni 1905 e 1908, in cui si verificò una sequenza impressionante di fenomeni ottici durante scosse, fra cui luminescenze diffuse nel cielo. Galli ha anche citato fenomeni relativi a fiammelle (fiammelle fatue), nebbie luminescenti, bagliori diffusi, colonne luminose derivanti dalla fuoriuscita di sostanze gassose dalle fratture (di origine sismica) della crosta terrestre. L’autocombustione dei gas provoca anche bruciature nella vegetazione, senza evidenza di fiamme. (Informazioni tratte da Tutti i misteri sono risolti, pp. 99–101). 
mappa sismica Sicilia La scorribanda legale


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