Translate in your language

sabato 14 ottobre 2017

Rotavirus. Scoperto cosa attiva la celiachia

DNA doppia elica     Se un soggetto si sottopone ad un test genetico particolare e scopre di avere un DQ2 positivo ed omozigote vuol dire che è geneticamente predisposto a sviluppare la Celiachia e a trasmetterla alla propria prole. Se poi ha cominciato a produrre anticorpi contro la gliadina, allora è un soggetto celiaco. Il suo corredo genetico aveva portato in dote i geni di entrambi i suoi genitori e qualcosa ne ha attivato la risposta autoimmune. E ciò può avvenire a qualsiasi età.
     In questi casi si consiglia uno screening ai parenti di primo grado del soggetto per poi estendere eventualmente la ricerca. Nell’alberello genealogico si individuano altri soggetti con un patrimonio genetico affine, ma che non hanno sviluppato la malattia. Ma la scienza sorvola su questo aspetto finché in ambulatorio non compaiono due soggetti con un quadro clinico che merita assolutamente attenzione. Sono gemelli identici. La medicina li definisce monozigoti poiché essi derivano da una singola cellula uovo fecondata da uno spermatozoo. Piccole reminiscenze biologiche ci ricordano che quella cellula fecondata (zigote) subisce una moltiplicazione cellulare che in alcuni casi può dare luogo a due embrioni aventi il medesimo quadro genetico, inclusi i geni della celiachia. E se solo uno dei due l’avesse sviluppata e l’altro no? Come si spiegherebbe? Con il fatto che un agente esterno è subentrato nel corpo di uno dei due individui alterandone il Dna e attivando il morbo celiaco, laddove ovviamente c’è una predisposizione. E chi può farlo se non un virus?
rotavirus     Ecco dunque che facciamo la conoscenza del Rotavirus. È un virus a RNA dalla forma simile a quella di una ruota, donde il nome. Negli anni è stato responsabile di vere e proprie epidemie che spesso colpivano i bambini con attacchi di diarrea acuta. Il contagio è di tipo oro-fecale e l’evoluzione della malattia causava un accorciamento dei villi intestinali con annessa infiammazione.
     L’enterite da Rotavirus è frequente nei mesi invernali e tra i bambini non allattati al seno; è meno frequente negli adulti ma non rara.
     I gemelli identici condividono il DNA, ma solo l’esposizione a un fattore esterno, quale il contagio, è personale. Dunque solo uno dei due gemelli può aver contratto un’infezione da Rotavirus che ha scatenato la risposta immunitaria chiamata sprue celiaca
villi intestinali     Uno studio dell’ottobre 2006 condotto all’Istituto Gaslini di Genova mostra una correlazione tra l’infezione da rotavirus e l’insorgere della celiachia

     Zanoni G, Navone R, Lunardi C, Tridente G, Bason C, et al., In Celiac Disease, a Subset of Autoantibodies against Transglutaminase Binds Toll-Like Receptor 4 and Induces Activation of Monocytes, in PLoS Med 2006; 3(9): e358.

Della sezione "Celiachia" fanno parte anche: 

Nessun commento:

Posta un commento