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giovedì 1 marzo 2018

Meteo ironico. Quando la meteorologia si fonde con la sociologia

Se avete frequentato il liceo classico o lo scientifico, avrete sentito dire che il latino va a braccetto con la matematica. Quanto di vero ci sia in questo assunto è da scoprire. Tuttavia questa associazione di materie ha dato il via ad un filone di assemblaggi disciplinari quali ingegneria genetica e biotecnologia, ma ve ne sono molte altre sviluppate ed in fase embrionale. E se per burla prendessimo in prestito il gergo meteorologico per stilare le previsioni del tempo nella nostra penisola sul versante sociale? Perché no! Saremmo pionieri indiscussi della meteorologia sociale!
Silvana Calabrese Blog La scorribanda legale
Sulla nostra penisola si annuncia ancora un clima decisamente variabile da quando è scoppiata la crisi finanziaria e le raffiche di vento da essa generate non accennano una diminuzione. Temperature e temperamenti massimi in generale sono al di sopra della norma a causa della penuria di educazione e savoir–faire.
Negli stadi d’Italia si avverte un fronte freddo che determina rovesci e temporali in campo, nelle curve e nelle zone limitrofe. Solo la rinascita del Bari Calcio, quasi fosse un’araba fenice, ha reso splendente la tifoseria e mite il clima calcistico.
Un vortice di alta pressione viaggia da nord verso sud veicolando atteggiamenti mafiosi, illeciti, prepotenze e disonestà provocando un calo delle temperature umane quasi del tutto prive di sani ideali e principi, pertanto ci attendiamo un ritorno di ghiaccio e neve sulle Alpi e sugli Appennini della mentalità.
Un clima spiccatamente instabile, dunque, in cui le ampie schiarite sono ancora lontane, fortemente desiderate, ma scarsamente perseguite.
Un poderoso ciclone atlantico minaccia i residuali valori e le istanze morali degli uomini ed è ancora troppo lontano e debole l’anticlone delle Azzorre che vi si opporrà. Perturbazioni e acquazzoni di forte intensità rendono melmosi i terreni della fiducia nel prossimo, nel governo e nel futuro.
[I violenti fenomeni atmosferici sembrano opera di Zeus in persona: non semplici piovaschi, ma fulmini e saette, e soffiano venti di maestrale molto forti che si abbattono sulle nostre coste.]
Questo accade quando la meteorologia si fonde con la sociologia. 
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 12 agosto 2014, p. 16.

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