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mercoledì 28 marzo 2018

Ambizione, competizione e successo travisati in pieno

     È ufficiale: i lemmi ambizione, competizione e successo sono stati travisati in pieno. Il significato che si attribuisce a questi termini è tale da indurre a reputare malvagio chiunque dimostri di essere ambizioso, competitivo o desideroso di raggiungere il successo. Non è che l’ennesimo modo di assegnare un’etichetta ai comportamenti, uniformandoli, piuttosto che analizzare gli elementi circostanziali. Vediamoli insieme.
Silvana Calabrese Blog La Scorribanda Legale
     Il dizionario svela la definizione di ambizione come volontà di ottenere qualcosa che si desidera ardentemente. Nel senso immacolato, rappresenta la viva aspirazione a migliorare la propria condizione attraverso la dedizione e a costo di sacrifici. L’obiettivo è quello di ottenere dei meriti e realizzarsi al livello personale. Nel senso corrotto, è brama di potere e di successo. Vincenzo Cuoco (1770–1823) sostenne che «l’ambizione è un vizio o una virtù, secondo le vie che sceglie, secondo il bene o il male che produce». Dunque, sia un ragazzo studioso che un accanito giocatore d’azzardo sono ambiziosi, ma è chiaro che vi sono delle enormi differenze.
     Anche la competizione alla quale siamo costantemente esortati ha doppia valenza: leale o sleale. Si può essere competitivi adottando comportamenti sordidi e scorretti verso il prossimo per trarne profitto, oppure si può risalire alla radice del vocabolo, ossia competenza. Competere vuol dire gareggiare non con altri, bensì con l’accrescimento delle personali competenze e conoscenze.
     «Si sente spesso parlare di successo e nella quasi totalità dei casi si fa riferimento alla sfera economica, dimenticando che il termine indica anche uno stato di equilibrio interiore, il cui raggiungimento dovrebbe essere un’ambizione seguita da un esercizio costante. Il successo non è riferito alla notorietà, ma alla stima di sé, senza di essa il progresso non può sussistere. A questo progetto ci si lavora per tutta la vita. È fondamentale proporsi una méta consonante con le proprie aspettative: non si tratta di un semplice desiderio, pertanto non deve essere velleitario, bensì deve produrre motivazione che racchiuda grande determinazione. È importante prepararsi e istruirsi per il conseguimento dell’obiettivo stabilito» (cito Lungo i sentieri dell’identità, pp. 139–140).
     Da qualche parte, in questo nostro mondo, c’è ancora qualche ragazzo/a dell’idea che il giorno in cui crederà che l’importante sia solo avere soldi, sarà giorno del tradimento degli ideali in cui ha sempre creduto. 
     Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 17 gennaio 2013, p. 32.

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