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venerdì 27 aprile 2018

Tripadvisor degli ospedali? Ne vedremo delle belle!

Mutuando il portale web di viaggi che pubblica le recensioni (in realtà sono commenti) degli utenti su hotel, ristoranti e attrazioni turistiche, nasce il Tripadvisor degli ospedali. L’idea proviene dalla mente creativa del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la quale ha inaugurato il portale www.dovesalute.gov.it che gradualmente si arricchirà di dati. Partendo dalle informazioni utili ad individuare la struttura idonea al trattamento di specifiche patologie il sito approderà ai giudizi espressi dai pazienti in merito al trattamento ricevuto. Pare che la concessione della libertà d’espressione delle opinioni dei pazienti sia stata motivo di travaglio da parte del sistema sanitario. Si vedrà in che modo configurare la sezione in maniera da placare il risentimento che potrebbe lambire alte temperature. In effetti in condizioni di totale libertà espressiva gli utenti, chiamati a deporre sugli argomenti «gentilezza del personale» e «qualità dell’assistenza» potrebbero dipingerli con cupe pennellate. Dopo essere stati «pazienti» per tanto tempo, ne scriverebbero delle belle!
Silvana Calabrese Direttore de La scorribanda legale
Il peggio si può evitare con l’autocontrollo. Non è raro che i medici si scaldino con estrema facilità dinanzi ai pazienti. Si respira spesso l’acre odore del nervosismo nelle corsie dei nosocomi. A volte si inaugurano scioperi non annunciati da opportuni avvisi e il potenziale paziente avverte un senso di smarrimento interiore a fronte della desolazione al suo cospetto. Negli anni scorsi la notizia di due medici che si sono presi a pugni in reparto è stata a dir poco esecrabile. Gli impiegati minori non sono in grado di fornire indicazioni a chi varca la soglia ospedaliera sugli orari delle visite ambulatoriali. Eviterò riferimenti precisi, mi limiterò a scrivere in astratto poiché le critiche non vengono accolte e utilizzate come propellente per migliorare situazioni precarie. Così come i dizionari accolgono neologismi, dovrebbero abolire i lemmi di cui non si conosce il significato o non lo si mette in pratica: umiltà, calma, gentilezza, cortesia, ascolto, entusiasmo nel lavoro, dedizione.
Mi accingo a concludere con una preghiera affinché si faccia onore alla professione medica. Tornate ad essere un riferimento e un nobile esempio per i vostri pazienti. La vostra formazione prevede lunghi anni di studio, metteteli a frutto. Non avversate mai un paziente, nemmeno se si dimostra risentito per un disguido ospedaliero. È in gioco la salute fisica e mentale, vostra e di quanti avete in cura. Sono cure quelle che dovete dispensare. Il male è semplice da rinvenire, mentre il bene è un germoglio rigoglioso, ma solo se lo vorrete. 
 Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 10 giugno 2016, p. 20.

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