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martedì 6 maggio 2025
Tutta la verità su un blog controverso
lunedì 5 maggio 2025
Moto parcheggiate sui marciapiedi. A Bari si può!
Mi giungono, in redazione, numerose segnalazioni (con foto) di un abuso costante: il parcheggio di moto e scooter sui marciapiedi, cosa che include ovviamente anche il transito. Il tutto a danno della viabilità pedonale che è interdetta.
Alcuni pedoni inciampano e cadono perché si sono impigliati nel motore di turno!
Altri pedoni spesso si ritrovano a dover camminare per strada tra le bestemmie – dette gasteme – dei conducenti baresi che vanno dal “Ki te muort” al “camin sop u marciapit c’cat”!
Bari è una città meravigliosa e caleidoscopica in tutti i sensi, qui c’è davvero tutto dalla storia al turismo, dal mare alle feste per ricorrenze, dal degrado all’abbandono a se stessa.
Probabilmente tra quelli che guidano la moto e decidono di parcheggiare sul marciapiede, esistono varie tipologie:
quello che non sa che è severamente vietato,
quello che pensa “Vabbè c’ fasc!”,
quello che lavora nel negozio, teme il furto e vuole tenere lo scooter a vista,
e poi… quello che se ne frega delle regole e ama sfidarle, detto alla barese – teen la capa tost!
Per chi non lo sapesse, in buona fede…
…Il Codice della strada,
articolo 158 comma 1h, vieta la sosta e la fermata di motoveicoli
sui marciapiedi (sia automobili che moto).
Chiunque viola le disposizioni è soggetto alla sanzione
amministrativa del pagamento di una somma da €
E i vigili ci sono o ci fanno? Non mi è dato saperlo né giudicare, ma so per certo che anche se il Corpo di Polizia Municipale lavorasse mettendoci il cuore al 100% non potrebbe mai stare dietro a tutti i baresi. Ecco perché da un lato serve il buon senso e dall’altro la conoscenza dell’educazione civica con quel complesso di diritti e doveri, che altro non sono che forme di tutela e obblighi. Quando qualcosa proprio non va, il cittadino è tenuto a segnalare. È spirito di collaborazione e prevenzione.
Lo staff de “La scorribanda legale” vi ricorda il numero utile del Comando di Polizia Locale di Bari – 0805491331 – Via Paolo Aquilino 1.
Ho cercato di mantenermi sul breve per non affaticare i lettori baresi (Non v’ vonn abbasc l’ fasuul)!
Ed ho oscurato le targhe per tutelarvi, nonostante tutto!
domenica 4 maggio 2025
Ciclisti e pedoni aiutano l’ambiente, ma uccidono l’economia
Il ciclista è un disastro per l’economia
La bicicletta è la morte lenta del pianeta
Il ciclista è un disastro per l’economia del paese: non compra auto e non apre finanziamenti; non paga polizze assicurative. Non compra carburante, non paga le officine meccaniche per manutenzione e riparazione. Non paga revisione né bollo. Non paga i parcheggi. Non provoca incidenti gravi, ma rischia di restare ucciso! Non richiede nuove strade e autostrade. Non soffre di obesità. Riesce a mantenere il peso forma e uno stato di buona salute in modo naturale!
Le persone sane non sono utili all’economia. Non comprano medicine. Non vanno negli ospedali né dai medici privati. Non incrementano il PIL del paese.
Al contrario, ogni nuovo McDonald crea lavoro per i propri dipendenti, cardiologi, dentisti, esperti nutrizionisti. L’economia non ha bisogno di persone sane!
Camminare è anche peggio. I pedoni non comprano nemmeno una bicicletta!
lunedì 3 giugno 2024
Chakra. Ruote di vita – Anodea Judith
Per vivere con serenità l’amore, il sesso, i rapporti con gli altri e ritrovare il benessere di corpo e mente
Recensione: Judith Anodea, Chakra. Ruote di vita. Il libro più importante mai scritto sui Chakra, Macro Edizioni, Cesena 2015, 2023, pp. 416, € 24,90.
Se ti rispecchi in uno di questi quesiti o altri affini, allora caro lettore, smetti di torturarti perché hai la preziosa possibilità di guarire!
Viviamo una vita frenetica, come è noto. Siamo in affanno e giungere alla nostra affermazione professionale e personale viene ormai da tempo equiparato allo sgomitare. Tutto accade molto in fretta in un miscuglio di individualismo, gerarchie, compromessi, odio, assenza di empatia.
Sento nominare sempre più frequentemente le parole ansia, depressione e angoscia perfino nei bambini in età scolare quasi fossimo tutti influenzati dagli scritti di Franz Kafka e Dino Buzzati!
Eppure, anche quando abbiamo vite considerabili “piene” con lavoro accettabile, amicizie stagionate, partner stabile… può ancora capitare di percepire un blocco o di far fatica ad addormentarsi dopo un’intera giornata di vita “piena e soddisfacente”. Ma allora perché? Non sarà forse un segnale inviato dall’inconscio che avvisa di sistemare qualcosa? Siamo forse stati vittime di convenzioni sociali ed abbiamo così bloccato la nostra possibilità di essere davvero felici e sereni? È possibile che non stessimo vivendo una vita autentica? Nonostante il salvavita dell’inconscio sia scattato, restiamo per molto tempo, anche anni, incastrati nella stessa situazione, come paralizzati.
Solo quando saremo pronti la risposta ci si staglierà all’orizzonte nitida come mai prima.
Ma non saremo mai pronti per puro caso, neppure per merito dell’accumulo di esperienze di vita. La consapevolezza di sé non può essere affidata al caso, ma alla preparazione personale. C’è da affrontare una traversata in solitaria. Con una guida? Sì, senz’altro. Qui entra in gioco il libro.
Ricordate quando i trasporti erano lenti e faticosi? L’invenzione della ruota, 5000 anni fa, ha rivoluzionato il corso della storia, consentendo di passare dall’atto di trascinare oggetti pesanti alla maggiore facilità di spostarli su ruote.
Forma perfetta già presente in natura, la ruota. I Chakra sono potenti centri di energia vitale in continuo fluire, sono le nostre ruote di vita, da riscoprire con lo stesso stupore di qualche millennio addietro, ma che ci porteranno e ci condurranno verso un futuro di benessere assoluto, rivoluzionando il modo stesso in cui ci percepiamo e percepiamo il prossimo e l’ambiente circostante.
Yoga, meditazione, Chakra sono sinonimo di successo. Ma cos’è il successo? Si sente spesso parlare di benessere e successo e nella quasi totalità dei casi si fa riferimento alla sfera economica, dimenticando che i termini indicano in primo luogo uno stato di equilibrio interiore, il cui raggiungimento dovrebbe essere un’ambizione, seguita da un esercizio costante. Raggiungere uno stato di soddisfazione interiore è la chiave di volta per il successo, non riferito alla notorietà (o a una manciata di like sui social), ma alla consapevolezza e alla stima di sé, fase senza la quale il progresso non può sussistere.
Essere leali, onesti, sinceri, consapevoli dei propri limiti e impegnati nel superarli al fine di conseguire un miglioramento personale, non sono forse progressi? Nelle situazioni complesse o con persone particolarmente ostili, comprendere quando è il momento di tacere e quando di affrontarle è il sommo fine. Saper amare se stessi non alla stregua di un narcisista, bensì di una creatura capace di volersi bene e comprendere l’altrui sensibilità… è l’empatia. Una strada mai imboccata. Per una volta, fai quello che non faresti mai, resteresti sorpreso dal risultato! È questa la vera zona comfort dalla quale uscire.
Non ci sono vincoli d’età, ma come in ogni campo, prima si comincia e meglio è.
È in gioco l’acquisizione di potenti strumenti di crescita personale, di incremento della propria energia, di inflazione della creatività, di realizzazione di sogni e desideri, di accettazione delle sofferenze e superamento delle stesse, di sviluppo dell’intuito, di apertura all’empatia e all’amore.
Realizzerai appieno il tuo potenziale e ti ritroverai completamente trasformato e in pacifica e fruttuosa comunione nel grande circolo della vita fra te stesso, il tuo prossimo e la natura perché, per quanto faticoso da comprendere, è tutto collegato!
Quest’opera non ti svela la via del benessere, ma ti ridona la vista affinché tu stesso possa vederla.
Ricorda, mio caro lettore, che ogni grande percorso inizia sempre… con un piccolo passo.
Buon cammino!
mercoledì 25 agosto 2021
La villa del mistero - Romanzo thriller fantastico visionario
Silvana Calabrese, La villa del mistero, Booksprint Edizioni, Salerno 2021, pp. 152.
Dietro le quinte…
Ci racconta un aneddoto legato alla scrittura
di questo romanzo?
I miei romanzi sembrano trarre una fonte di ispirazione dal balcone di casa mia, quando lascio andare lo sguardo senza una precisa aspettativa. La villa, anzi, lo spettro di quella che un tempo doveva essere una bella villa, esiste realmente. L’aura di mistero che l’avvolge è forse più soggettiva. I sogni ricorrenti riguardanti le vicende di quella residenza abbandonata sono invece reali e personali. Si direbbe davvero che possa esserci una connessione tra il mondo dei vivi e quello dei morti e che scienziati di ogni epoca hanno cercato di individuare una modalità di contatto stabile e costante.
Cosa ha significato per Lei scrivere
quest’opera?
Scrivere è la mia professione e la considero un impegno serio da affrontare con precisione e rispetto di precise scadenze. Allo stesso tempo è una grande soddisfazione percepire le proprie idee fiorire durante la stesura e dopo aver terminato la stessa, trascorsi alcuni mesi, torno a leggere quella produzione dell’intelletto e mi sembra un piccolo miracolo. Non ci avevo mai fatto caso con gli articoli del mio blog “La scorribanda legale”.
Nonostante scriva per mestiere, non mi sarei mai immaginata “La villa del mistero” e non perché non mi reputassi in grado di scrivere un thriller, ma perché sono stati dei sogni ricorrenti a indurmi a considerare questa eventualità. Il fatto che l’intreccio sia liberamente ispirato ad una villa reale desta non poca curiosità. Quindi il mistero è fitto.
La scelta del titolo è stata semplice o aveva
varie alternative?
Avevo pensato a diverse alternative ma poi non volevo assolutamente discostarmi dalle parole chiave “villa” e “mistero” e quindi ho scartato le altre opzioni. Questi due piccoli satelliti semantici dovrebbero riuscire a far cogliere la fitta trama che lega gli eventi della storia.
Quanto della sua vita reale è presente in
questo libro?
Direi che Emilia Vinci è il mio alter ego. Un personaggio che mi rispecchia molto ma, come spesso accade con i personaggi immaginari, lei è due passi avanti a me.
Tuttavia i sogni ricorrenti sono un qualcosa di reale su cui ancora oggi mi interrogo. La storia che ho narrato è liberamente ispirata ad una villa esistita realmente.
Ebook o cartaceo?
Assoluta compresenza. L’ebook è un’idea geniale che si è concretizzata, ma non è paragonabile al rapporto umano e fisico che si instaura con la carta. Impugnare il proprio libro preferito, percepirne l’odore dei caratteri di stampa, inserirci il segnalibro personalizzato, sgualcirlo inevitabilmente, riporlo in borsa e portarlo con sé ovunque capiti…è un qualcosa che non può essere replicato.
Non riuscirei mai a rinunciare al cartaceo, ma ho una grande e profonda sensibilità verso le tematiche ambientali e quindi auguro all’ebook una crescita esponenziale. Anche se ancora non mi sono messa a tavolino a soppesare l’aggravio ambientale che si lega alla tecnologia utile alla presenza del libro virtuale (industrie, trasporto, pc, tablet, smartphone, connessioni, elettricità) rispetto al libro cartaceo (deforestazione, industria, trasporto).
Cosa pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Considero l’audiolibro un valido ausilio in caso di disabilità, ma anche e soprattutto per chiunque sia un autodidatta e voglia perfezionarsi nell’apprendimento di una nuova lingua oppure desideri migliorare la propria dizione.
martedì 22 dicembre 2020
Fiamme d'amore - Romanzo rosa, erotico
Silvana Calabrese, Fiamme d’amore, Booksprint Edizioni, Salerno 2020, pp. 166.