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lunedì 11 settembre 2017

Indovinello. Sfrutta risorse ed è una risorsa: la popolazione

Facciamo in modo che il pianeta sia abitabile ancora per un po’ 
Il boom demografico ha sortito l’effetto di un boomerang e ci si è ritorto contro. La crescita della popolazione non è affatto omogenea nei continenti, anzi la sperequazione è elevata. Lo scenario globale vede il progressivo invecchiamento degli individui all’interno dei paesi ricchi e sviluppati; mentre entro i confini dei paesi poveri e in via di sviluppo la durata della vita media è ancora bassa e buona parte della popolazione è costituita da giovani. Il risultato è un mondo sovrappopolato in cui almeno 7 miliardi di persone devono ritagliarsi uno spazio sociale.
La popolazione rappresenta una risorsa per la società, per l’economia e per il progresso ed una fecondità stabile offre la garanzia del ricambio generazionale.
Silvana Calabrese italia sgualcita blog La scorribanda legale
Ma esiste un quesito fondamentale: il pianeta Terra per quanti individui è omologato? Dietro le quinte di tale domanda non vi sono ragioni di spazio, bensì di risorse di cui il pianeta dispone. Per una migliore comprensione rimando al binomio sviluppo sostenibile e sviluppo illimitato. Il primo è destinato a rimanere un semplice auspicio poiché l’avanzare dei progressi nel campo della scienza e della tecnologia ha provocato delle gravi conseguenze ambientali. L’impatto non solo è stato forte ma anche irreversibile.
Oggi lo sfruttamento delle risorse energetiche è intenso e le fonti non rinnovabili (carbone, petrolio, gas) sono in via di esaurimento. Ma gli Stati non si sono arresi a questa realtà ed hanno deciso di investire nell’energia nucleare che non presenta minori rischi ambientali, infatti il peso di questa scelta grava già su tutti noi. Vi è anche un sentiero di ricerca ancora acerbo, ma che merita grande attenzione e dedizione: si tratta dell’impiego delle fonti rinnovabili (sole, vento, ecc) che risolverebbe numerosi problemi ambientali.
Le recenti scoperte sui danni dell’inquinamento, sull’effetto serra e sul buco dell’ozono hanno destato dibattiti accesi sulla situazione del mondo. Se fino ad ora abbiamo sfruttato senza regole le risorse ambientali di cui disponiamo, oggi è il caso di porre dei limiti allo sviluppo. Occorre conferire vitalità alla sostenibilità ecologica ed i cittadini hanno il dovere di informarsi e di porre fine ad un turbo–consumismo privo di scrupoli e coscienza ambientale. L’obiettivo è semplice e dato per scontato: fare in modo che questo pianetino blu sia abitabile ancora per un po’. 
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 19 maggio 2013, p. 20.

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