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lunedì 17 ottobre 2016

4 dic 2016. Il Referendum Costituzionale che sa di bruciato

Scheda referendum costituzionale 4 dicembre 2016
     È ciò di cui abbiamo sempre parlato, noi umili cittadini. Ed ora un Referendum ce ne chiede la conferma. Questo particolare strumento democratico si appella al corpo elettorale affinché si pronunci su alcune delicate questioni.
     - Superare il bicameralismo paritario, in un paese in cui il Parlamento è composto da due camere eguali con i medesimi poteri e la stessa composizione, significa ridurre i costi degli apparati politici e rendere celere l’attività del Parlamento promulgando leggi in tempi più rapidi.
     - Ridurre il numero di parlamentari da 315 senatori elettivi a 100 e non percepiranno indennità.
     - Contenere i costi di funzionamento delle istituzioni.
renzi 3 la scorribanda legale
     - Sopprimere il Cnel. Di certo alcuni italiani ne ignoravano perfino l’esistenza. Il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro, con sede in Villa Lubin a Roma, conta 65 membri ed è stato istituito nel 1957. È un organo consultivo del Governo, delle Camere e delle Regioni; ha diritto di iniziativa legislativa limitatamente alle materie di propria competenza (economica e sociale).
     - Revisionare il Titolo V della parte II della Costituzione: il cambiamento referendario si rifletterà sulla Costituzione che muterà alcune sue parti.
     Le Province saranno eliminate dalla costituzione. I consiglieri regionali non potranno percepire un’indennità più alta di quella del sindaco del capoluogo di Regione e i gruppi regionali non avranno più il finanziamento pubblico.
renzi 2 la scorribanda legale
     Il Parlamento avrà l’obbligo di discutere e deliberare sui disegni di legge di iniziativa popolare proposti da 150 mila elettori (attualmente ne occorrono 50 mila).
     Si abbasserà anche il quorum per la validità dei referendum abrogativi.
     Peccato che non si sia parlato di ridurre gli stipendi dei parlamentari! E si auspica anche che in un successivo referendum Renzi si impegni a ridurre il numero di inoccupati!
     Un crescente novero di politici non è a favore del Sì, ma non mi pare che siano riusciti a suffragare le ragioni della loro scelta in alcun modo valido pur avendo puntati gli obiettivi delle emittenti televisive che sempre meno aiutano ad edificare l’opinione pubblica.
renzi 5 la scorribanda legale
     Che il referendum sia illegittimo e incostituzionale, che non cancelli del tutto il Senato e che non bandisca la cattiva gestione dei soldi pubblici non rappresentano delle valide ragioni per votare No.
     Se temo che il Referendum si riveli un cavallo di Troia colmo di insidie? Certo che sì, è un timore naturale, ma analizzando il testo che siamo chiamati ad approvare non si scrutano segni di imbroglio. Appare invece evidente che la riduzione del numero di parlamentari – gli stessi che spesso facevano a botte a Montecitorio – e l’assenza dell’ambita indennità che si ripercuote sui preziosi vitalizi susciti in loro grande fermento
     Che Renzi ci piaccia o meno, che lo consideriamo un cantastorie o un vero rottamatore, dobbiamo mettere da parte i risentimenti e attenerci alla concretezza del Referendum. Ricordate che il Referendum è popolare, ossia rivolto al popolo che è costituito da quei cittadini residenti in Italia  che sognano un paese migliore e che detestano la casta impassibile sui colli romani. Ma anche i politici di tutta Italia sono cittadini aventi diritto di voto e potete starne certi, lo eserciteranno! Dunque affinché il Referendum costituzionale, candidato a dare una svolta al Bel Paese, possa davvero esprimere l’opinione della gente comune è fondamentale eguagliare se non superare il numero di parlamentari, senatori a vita, sindaci, consiglieri, presidenti… che si recheranno alle urne per i propri interessi! 
matteo renzi 6 la scorribanda legale

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