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martedì 5 giugno 2018

Siamo imprigionati nel vortice delle novità tecnologiche

Silvana Calabrese blog La scorribanda legale
«Negli ultimi trent’anni l’evoluzione dei mezzi di comunicazione ha rivoluzionato il mondo più di quanto siamo indotti a pensare. Quelli che una volta erano i mass media sono repentinamente diventati personal media, raggiungendo ciascuno di noi in maniere mai nemmeno immaginate: si tratta del pc, dell’accesso a internet, del telepass o del conto bancario online, tutto questo ha alterato le nostre coordinate di spazio, tempo e identità. È un dato di fatto». È con queste parole dense di avvenirismo che il 19.11.2009 l’editoriale di «Avvenire» descriveva la metamorfosi cui la nostra società è stata sottoposta presagendo ulteriori mutamenti.
Non di rado si ammonisce la dilagante pressione al conformismo cui siamo sottoposti, eppure continuiamo a comportarci come se fossimo prodotti in serie. Se si emanasse una sentenza metaforica, questa ci giudicherebbe «colpevoli di concorso in cambiamento sociale».
Basti pensare alla carta di credito la cui diffusione, fin dai suoi albori, è stata virale e orientata a determinare una specie di status symbol tra i suoi possessori. Se ne sono elencati i vantaggi indiscussi e nemmeno una possibile ripercussione sulla vita quotidiana. Questo amore incondizionato per la credit card ha avuto una conseguenza. Si è sentito parlare spesso della probabilità, forse remota oppure a noi prossima, che tutto il contante in circolazione venga ritirato in favore di quello virtuale ossia delle carte di credito o prepagate. In tal modo ogni acquisto, ogni transazione verrebbe monitorata. Si bandirebbe per sempre il lavoro nero e questo determinerebbe un’enorme conquista, ma di certo si individuerebbero metodi per aggirare il vincolo. Tuttavia, come direbbe Baudrillard, tutto questo ci si potrebbe ritorcere contro. Come? Se già i contanti, sia pur sporchi e maleodoranti, vengono associati al «dio denaro», il suo mutamento totale e irreversibile in denaro virtuale lo renderebbe superiore agli stessi dei: lo tramuterebbe in un titano. E se una carta di credito si smagnetizza, l’acquisto di un bene di prima necessità non sarebbe più possibile. O se il sistema telematico subisce un attacco virale o va in tilt… si è pensato all’alternativa? 
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 19 settembre 2015, p. 20.

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