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martedì 22 dicembre 2020

Fiamme d'amore - Romanzo rosa, erotico


Silvana Calabrese, Fiamme d’amore, Booksprint Edizioni, Salerno 2020, pp. 166. 

Copertina Fiamme d'amore romanzo erotico Silvana Calabrese
Autore: 
Calabrese Silvana
Titolo dell’opera: 
Fiamme d’amore
Genere dell’opera: 
romanzo rosa, erotico

Sinossi
     Brian Taylor è solo un ragazzo di sedici anni quando perde la sua figura di riferimento più importante, il padre. Affronta il lutto nel modo peggiore, isolandosi. Allontana i suoi affetti, la madre e il migliore amico ed intraprende un viaggio all’insegna della perdizione. L’essere sempre stato uno studente modello e il desiderio di reprimere il dolore gli consentono di imparare in fretta come essere un padrone della notte. L’alcol non ha più misteri per lui, ne assimila in gran quantità. Il sesso incosciente, ma sicuro, diventa il suo credo. Lo appassiona avere una partner diversa ogni notte, ma la cosa gli dona molti dubbi contrapposti all’unica certezza del godimento. 
Copertina Fiamme d'amore di Silvana Calabrese
     L’aitante giovanotto vive in un universo parallelo in cui il dolore della perdita non è stato affrontato, ma rinchiuso ermeticamente in un meandro della sua psiche, pronto a riemergere di scatto fungendo da salvavita. Un festino, un tavolino di cristallo e una striscia di coca. È quello il suo bivio decisivo. È quello l’attimo in cui si verifica un fenomeno straordinario e suggestivo che lo scuote. Avrebbe potuto perdersi per sempre se solo non fosse intervenuta una forza superiore, tanto incredibile quanto verosimile. Quello sarebbe diventato l’intimo segreto che Brian avrebbe celato dentro di sé e svelato solo ai lettori della sua storia. Rinsavisce all’istante e cerca di recuperare la sua vita e quasi riesce a condurla per bene. Gli costa fatica, ma gli vale esperienza e molta. Da quel momento in poi si mantiene distante dai guai e dalle vecchie dipendenze. 
     Dopo il conseguimento della maturità, occupa la sua estate in un villaggio turistico prestandovi servizio come animatore. Gli si riordinano le idee, conosce nuova gente ed incontra la ragazza dei suoi sogni, Jane Evans. È diversa da tutte le altre e con lei Brian scopre la propria sfera emotiva più pura, profonda e irrinunciabile. Il loro fidanzamento promette un futuro stabile, ma nell’itinerario del giovane Taylor accade sempre qualcosa di inaspettato e scoraggiante. Jane è la donna giusta per lui. Sono fatti l’uno per l’altra, ma non si sposano. 
Golf
     L’alternanza di emozioni non è mai stata una buona alleata per Brian che all’improvviso, quando è nuovamente vulnerabile, scopre un ingente e misterioso lascito paterno a suo nome unito a inedite rivelazioni sul conto del compianto padre. È confuso, ma questa volta non può arrendersi, deve avere cura di sé ed edificare il proprio futuro. 

Golf
     Durante un viaggio negli States l’intuizione di un progetto lo folgora, lo inebria e lo ricarica. Non riesce a pensare ad altro che al suo nuovo obiettivo: inaugurare un campo pratica di golf nella sua città con un’ubicazione insolita e strategica. D’un tratto gli appare evidente come ciascuna delle esperienze vissute gli fruttino dei vantaggi. 
     In dieci anni di duro lavoro si trasforma in un perfetto ed impeccabile uomo d’affari, ma avverte l’assenza di qualcosa di importante. Il suo inconscio gli invia nuovi segnali. Si tratta di Jane. Si rincontrano con piacere, quasi per caso. Una tragica fatalità rende la donna vedova, sola ad allevare due bambine. Forse il sentimento che credevano estinto tornerà a divampare. Ma non si tratterà solo dell’antico ardente desiderio rimasto intatto negli anni. Entrambe le loro vite subiranno un profondo cambiamento e lo stravagante disegno del destino giungerà a completa realizzazione.

Panorama balcone     Dietro le quinte…

     Quando hai avuto la prima ispirazione di questa storia?
     Non ho mai avuto intenzione di scrivere un romanzo. Sono una saggista e il mercato editoriale meno recente offre già valide opere. Un pomeriggio d’estate però, mi ritrovai a scrutare il panorama che il balcone di casa mi regala. Ripensai agli anni di spensieratezza del periodo adolescenziale, il più felice della mia vita. Guardai in lontananza e fui permeata da un’ondata di adrenalina. Fu nel momento in cui liberai la mente dallo stress della quotidianità che venni raggiunta, anzi fui folgorata da un’ispirazione: i personaggi e la loro storia erano approdati nella mia mente. Mi erano giunti in visita come da un luogo remoto. Ogni sequenza mi appariva così nitida e le emozioni così enfatiche. Non ho mai ritenuto possibile un evento simile.
     Ho dovuto far attendere i protagonisti il tempo necessario per studiare il lavoro di sceneggiatori come Snyder poi ho lasciato che il racconto fluisse.
Panorama balcone serale

     Quali temi vuoi veicolare?
     L’opera si propone di veicolare alcune tematiche giovanili di stringente attualità come il senso di appartenenza al gruppo e lo spirito di emulazione. Il contesto generale è quello della libertà che degenera in libertinismo e conduce all’abbandono scolastico, al consumo massiccio di alcool e stupefacenti. Non meno importante è la questione della promiscuità sessuale con relativa prevenzione da malattie veneree e gravidanze non programmate.


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mercoledì 22 aprile 2020

Furti d'auto, il primato della vergogna appartiene alla Puglia. Fenomeno inarrestabile. L'Italia è in mano alla mafia

Recupero il 15.04.2020 La scorribanda legalePanda grigia La scorribanda legaleLettera al Ministero dell’Interno

     On.le Luciana Lamorgese,
mi appello alla sua carica per portare alla conoscenza la mia recente esperienza. Nella notte del 6 marzo u.s. da Valenzano è stata rubata la vettura di mia madre, una Fiat Panda del 2010 targata EC352LS che era provvista di scatola nera, disabilitata con un jammer. Mia madre aveva passato la notte a vegliare su una parente reduce da un intervento cardiaco ed il mattino dopo non era più in possesso dell’auto. Sotto choc ha dovuto attendere l’apertura della caserma locale dei Carabinieri per sporgere regolare denuncia.
Carcassa scheletro scocca 1 La scorribanda legale
     Trascorse cinque settimane abbiamo ricevuto la telefonata del Maresciallo Fo******o operante a Grumo Appula: dei contadini segnalavano la presenza di una scocca. Su mandato della Stazione CC era stata rimossa e collocata in un deposito come previsto dalla legge al fine di non deturpare il volto cittadino/rurale. L’ufficiale ha molto insistito affinché ci si recasse a firmare l’atto di restituzione senza volerci indicare il numero di telaio rilevato (richiesta da me avanzata più volte) o l’ubicazione precisa né della caserma né della depositeria o il da farsi amministrativo che ci spettava in seguito
Spariscono troppe auto
     Siamo state costrette a spostarci da Bari di circa 25 km attraversando diversi comuni in piena quarantena per Coronavirus (avevo esposto il mio stato di apprensione al Maresciallo). Abbiamo dovuto farlo al più presto per il timore che le spese di deposito divenissero insostenibili poiché a tariffazione libera. Un deposito, premetto che ci era stato garantito convenzionato Aci, ma che si è rivelato appartenere a un privato, per di più di un altro comune (Binetto).
Baritoday
     Due donne sole, mia madre ed io, deperite fisicamente e devastate moralmente non solo dal furto in sé ma anche dalla notizia dello stato nel quale l’ex vettura versava, una carcassa cannibalizzata, priva di targhe, con il parabrezza distrutto con sassi o spranghe e il motore reso inutilizzabile da un acido corrosivo abbandonata in un angolo sperduto di quelle campagne. 
Ladri hi-tech
     Era l’auto acquistata a costo di sacrifici, il mezzo del quale mi ero presa cura personalmente con tagliandi annuali e revisioni periodiche per esprimere collaborazione domestica, ma soprattutto i pagamenti previsti dalle normative vigenti sono sempre stati conferiti con puntualità. Eppure non ci apparteneva più.
Statistiche ritrovamenti
     Giunte sul posto, ulteriori problematiche hanno contribuito a rallentare la fine di un’agonia: il maresciallo aveva rilevato male il numero di telaio (circostanza che si evince dall’atto di notifica).
     Sempre sole e abbandonate a noi stesse abbiamo raggiunto la sede del demolitore e ci siamo rese conto di una realtà sconvolgente: è una particolarità dell’entroterra pugliese il vantare vaste porzioni di campagna in cui non è difficile incorrere in mini discariche a cielo aperto. Non vi è alcuna sorveglianza aerea (con elicotteri o droni) volta a scoraggiare il consumarsi di atti criminali o lo smembramento di vetture rubate con conseguente abbandono. La natura non deve asservire la criminalità organizzata.
Utilitarie più ricercate
     Questa vicenda segnerà per sempre la mia esistenza, ma quel che è peggio è che ha acuito in me una certezza: le forze dell’ordine non tutelano i cittadini e non si adoperano per assicurare alla giustizia i colpevoli. Ho fatto esperienza della noncuranza con cui i casi di criminalità vengono trattati, l’ilarità con la quale perfino gli operatori del 112 e 113 si sono rivolti a me. Ed è inconfutabile che pur essendo vittima di una pesante violazione, la legge prevede che io mi sia sobbarcata le spese di recupero, rimozione, deposito e demolizione della carcassa come se fossi io responsabile dell’abbandono di quel rifiuto speciale. I veri attori del reato sono liberi di reiterare, giorno dopo giorno e se catturati vengono prontamente rilasciati dalla magistratura secondo quanto dichiarano gli stessi carabinieri.
Suv più rubati
     Ho subito una perdita ingente. Una spesa ingiusta ed imprevista pesa sulle mie deboli entrate ora inesistenti data la recente perdita del mio umile impiego. Questi reati, ormai considerati la norma, sono agevolati da scarsi deterrenti e da misure punitive pressoché inesistenti.
     Agli occhi di un profano, lascia poi largo ai dubbi la tempistica dei ritrovamenti: quasi tutti a distanza di un mese esatto, sempre localizzati nelle aperte e sperdute campagne, luoghi privilegiati in cui nessuno vede, nessuno è mai testimone del fatto mentre esso si consuma e si potrebbe prevenire, ma sempre e solo dopo, quando ciò che resta è una carcassa devastata in ogni sua parte tranne che nella porzione di telaio che ne riporta il numero identificativo ed è comodo rintracciare lo sventurato proprietario al quale presentare resti amorfi ed un amaro conto pecuniario.
     Per me non solo non c’è tutela, ma neppure la speranza di condurre una vita serena.

Indice criminalità Sole 24 ore