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martedì 26 maggio 2015

Leggende metropolitane. Tutto il gusto del brivido

     Recensione: William Facchinetti Kerdudo, Leggende metropolitane. Da Michael Jackson a Paul McCartney, dall’Uomo Uncino alle babysitter cannibali. False credenze o straordinarie verità?, Eremon Edizioni, Aprilia (LT) 2011, pp. 103, € 13,00. 
     Esistono i misteri che innescano nell’uomo la ricerca di una soluzione e quelli che accettiamo ne siano privi: le leggende. Nel corso delle epoche si sono tramandate oralmente e per iscritto antiche leggende legate alle tradizioni popolari. La società contemporanea ha generato nuove credenze, le leggende urbane o metropolitane. La loro repentina diffusione è alimentata dal desiderio di crederci, specie se sono i mezzi di comunicazione di massa a divulgarle.
     Frutto di invenzione o derivanti da fatti realmente accaduti, sono inestirpabili ed assecondano il nostro bisogno inconscio di udire storie che ci tolgono il fiato e condividerle con amici e parenti nelle più svariate occasioni.
     William Facchinetti Kerdudo ha raccolto per noi le più famose leggende dividendole per argomento. Questa sua operazione ci agevola poiché in qualunque contesto ci troveremo esisterà un’atmosfera adatta alla storia da brivido da leggere o raccontare.
     L’opera è il nostro personale passe-partout per un’evasione temporanea dalla realtà, rappresenta l’ingresso privilegiato in un mondo nel quale razionalità e scetticismo si sospendono.
     Se avete in programma un lungo viaggio in auto, fatevi stupire dall’Autostop spettrale.
     Se avete organizzato una festa tra amiche, potreste evocare Bloody Mary, tremare e ricordare quei periodi storici in cui non era affatto raro seppellire gente viva per evitare il diffondersi di terribili epidemie.
     Se siete appassionati di animali esotici e ne avete degli esemplari in casa, Questione di…misure! fa al caso vostro.
     Una scommessa mortale potrebbe aiutarvi a vincere la passione per le scommesse, per sempre.
     I maschietti che si reputano degli inguaribili seduttori dovrebbero affogare la propria libido ne La vasca di ghiaccio.
     Se sei la baby-sitter di un bambino turbolento, domalo con Il bambino nel forno.
     Le aggressioni sono la nostra apprensione costante, ma come si riconosce un aguzzino? Il benzinaio impazzito offre la risposta al quesito.
     Le leggende metropolitane sono poliedriche perché utili per puro diletto o aventi la valenza di un monito o di un avvertimento da applicare al quotidiano.
     Alligatori nelle fogne, pesci giganteschi che abitano le torbide acque fluviali, maledizioni che colpiscono personaggi celebri, vicende agghiaccianti sui serial killer e un folto elenco di coincidenze e leggende in pillole hanno attraversato il globo perpetuandosi e permeando le nostre vite.
     Il libro Leggende metropolitane è candidato a diventare un fedele compagno di viaggio. Vi seguirà ovunque come se fosse… animato. Credenza o verità?

lunedì 25 maggio 2015

Modellini dei campetti di calcio e pallavolo

     Quando l’arte si fonde con la tecnica nasce il modellismo. Si tratta della capacità di dare forma ai diversi materiali, in base alle loro caratteristiche di elasticità, resistenza, resilienza, pieghevolezza e fisionomia.
     Come si applica il concetto di fisionomia al modellismo? Rappresenta la somiglianza che un materiale presenta rispetto all’oggetto che si vuole costruire/riprodurre in scala.
     Ad esempio un foglio di sughero, dipinto con un colore a tempera verdone sarà molto simile ad un campo di calcio in erba vera o sintetica. Mentre una tavoletta di sottile compensato somiglierà al pavimento dei campi di pallavolo delle palestre.
     Le garzine utili per le medicazioni richiamano la rete di una porta di calcio o la rete del campo di pallavolo (due filini di nylon faranno da antenne). E lo scheletro della porta da calcio? È fatto con un semplicissimo filo elettrico opportunamente modellato a mano.
     Ho elencato oggetti facili da reperire ed economici da procurare che possono rendere gradevolissimo il modellismo dei principianti.   
     Dimensioni
     Campo calcio: 12,5 x 17 cm.
     Campo pallavolo: 10 x 18 cm.

Della sezione "Modellismo" fa parte anche:
- Modellino casa delle bambole in stile vittoriano ;
Modellismo che passione! Villa vittoriana e creatrice . 

mercoledì 20 maggio 2015

Amiu Bari, la serratura per i rifiuti non apre le porte del Paradiso

     Mettere in pratica la raccolta differenziata dovrebbe essere un impulso fisiologico del genere umano munito di animo sensibile verso l’ambiente in cui vive. Lo step precedente dovrebbe prevedere un’autodisciplina che ci imponga di consumare meno per evitare l’accumulo di rifiuti riciclabili e non. Ma naturalmente lo spreco è di casa e l’uomo non riesce mai a fare della virtù il proprio credo.
I siti web Amiu invertono, per ordine di importanza, le motivazioni del differenziare. Al primo posto spicca l’obbligo di legge previsto dal decreto Ronchi (Decreto legislativo n. 22 del 5.02.1997). Se su amiu.genova.it si invita ad un segno di rispetto per l’ambiente e per il nostro futuro, su amiu.bari.it si riferisce della possibilità di ridurre la quantità di rifiuti da smaltire nelle discariche e di migliorare il funzionamento degli impianti di smaltimento.
Si auspica che non dilaghi l’invito a scaricare applicazioni con l’Abc dei rifiuti perché insita in esso c’è l’esortazione a procurarsi uno di quei cellulari smart non esattamente ecologici.
A metà del 2014 il presidente Amiu Puglia, Gianfranco Grandaliano, si è espresso in favore di maggiori controlli nel conferimento dei rifiuti negli appositi cassonetti, ha più volte persuaso i cittadini alla collaborazione e per incrementare il loro impegno nella differenziazione ha annunciato l’installazione di nuovi contenitori (1200 circa) per l’organico (umido) dotati di serratura. Inoltre i bidoncini marroni hanno un’apertura a caduta gravitazionale per cui non dovrebbe mai capitare di vederli aperti, ma in realtà o il coperchio ruota ben oltre i 90° verso l’esterno o viene forzato e la chiusura non è più garantita. Non è ben chiaro il nesso tra la chiusura dei bidoni e il corretto conferimento. E se analizziamo i costi e l’organizzazione pragmatica di questa intuizione ci viene da riflettere. Il presidente ha inviato circa 50.000 missive alle famiglie baresi dotandole così della chiave unita al vademecum della raccolta differenziata.
Con la formazione da avvocato, il presidente sa sicuramente come vincere la battaglia ai rifiuti mal conferiti, ma si possono raccogliere lunghi elenchi di cittadini baresi che di buste con chiave per posta ne hanno ricevute già due. Per doveri morali ed ambientali ci interroghiamo dunque su un intervento che, mosso da buone ragioni, possa dirsi esente da sprechi sia economici (costo della produzione di chiavi) che di materiale utilizzato (il metallo di cui è fatta la chiave).
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 15 febbraio 2015, p. 16.

L'articolo fa parte della sezione "Amiu e Rifiuti".
Potrebbe interessarti anche:
- Sconto Tares (ora Tari) se fai la differenziata ;
- Un'isola anche in città ;
- Dove vanno a finire i nostri rifiuti? ;
- Oh Amiu che il debito hai saldato, sappi che ti ho perdonato .

venerdì 15 maggio 2015

Guanti a falangi libere… all’uncinetto

     Può trattarsi di un ritorno della moda dei guanti a falangi libere oppure un trionfo dell’handmade.
     Inforcando l’uncinetto potreste realizzare a mano dei guantini che vi riparino dal freddo lasciandovi liberi di svolgere attività domestiche o lavorative.
     I guanti a dita libere si adattano anche agli sportivi che vogliono evitare i calli alle mani quando svolgono esercizi in palestra o su bici e cyclette.
     Con i colori ci si può sbizzarrire. Ed il risultato è qualcosa di unico ed inimitabile. Viviamo in un mondo di assurde uniformità che rendono indispensabile la ricerca, o meglio, l’esplosione dell’unicità.
     Che aspettate, provate!

mercoledì 6 maggio 2015

Mostri marini e creature misteriose

    Recensione: Massimo Centini, Mostri marini. Creature misteriose tra mito, storia e scienza, Magenes Editoriale, Milano 2013, pp. 295, € 15,00. 
     Immaginate l’avventura di una gita in barca, al mare o su un lago. Con i remi fenderete le acque. Poi vi fermerete a riposare ed udirete il suono costante della risacca, talmente invariabile che eguaglierà il silenzio. Sarà in quel preciso momento che diverrete preda di quelle suggestioni legate alle acque ed alle creature misteriose che potrebbero abitarle.
     La storia umana è sempre stata alimentata dal fascino della conoscenza misto all’inquietudine di ciò che essa potrebbe celare. Quando ancora il mondo conosciuto era delimitato dalle Colonne d’Ercole, oltre le quali si estendeva un oceano che appariva infinito, la fantasia degli uomini riempì quelle profondità marine di creature di ogni genere. Eppure quel limite fu varcato con il coraggio che ha reso possibile il progresso. Eppure si corsero rischi impossibili da calcolare.
     A Massimo Centini si deve il pregio di aver raccolto, in un’esposizione particolareggiata, miti, leggende, documenti e testimonianze sulla vita nelle profondità abissali dalle origini fino agli odierni avvistamenti.
     L’itinerario proposto è avvincente, quasi un’esplorazione che permea la mente del lettore e lo trasporta nel corso delle epoche, ma anche attraverso le realtà geografiche del nostro pianeta alla scoperta di un mondo che non abbiamo mai potuto colonizzare, custode di segreti e così tanto autonomo da non accogliere intrusi, il mondo sottomarino. A volte è il mare stesso a restituirci i resti di qualche carcassa mostruosa da identificare. Ed ecco che ci ritroviamo a dover aggiungere paragrafi ai nostri manuali di zoologia marina o a coniare l’espressione “zoologia impossibile”.
     Leggere l’opera del Centini è come imbarcarsi su una nave che solca i mari delle diverse discipline che hanno un nesso con le creature marine: storia, scienze naturali, geografia, giornalismo, zoologia e criptozoologia. Quest’ultima si occupa di studiare la fauna che popola gli ambienti difficilmente accessibili all’uomo e proprio per questo pregni di mistero e di creature.
     Quando si scopre l’esistenza di un fossile vivente, di una creatura acquatica ritenuta estinta da milioni di anni, il clamore mediatico e scientifico lambisce nuove vette. Quando si sfogliano le pagine del testo, invece, l’esaltazione non accenna a placarsi.
     Ripensate ora a quella gita in barca e immaginate di aver portato con voi il libro della Magenes Editoriale. Vi catapulterete in un ambiente straordinario, ricco di suggestioni, e con un’intensità tale che il giro in barca diventerà la tradizionale avventura che ripeterete ogni anno, in famiglia o con gli amici. Se la location fosse un lago, potreste trascorrere una vacanza alloggiando in una baita e la sera il crepitio del fuoco sarà il sottofondo ideale per leggere qualche pagina di Mostri marini. Creature misteriose tra mito, storia e scienza.

In omaggio alla cultura, la sezione "Recensioni (libri)" è vasta. Tra le opere di Magenes Editoriale rientra anche:
 

venerdì 1 maggio 2015

I due volti del Primo Maggio nella storia d’Italia

Festa dei lavoratoriStrage di Portella della Ginestra
V’è una pagina della storia italiana dal duplice volto: uno apollineo, l’altro dionisiaco, aspetti opposti che convivono in una data: 1° Maggio. In Italia la Festa dei Lavoratori si colloca nel 1891 e rappresentò una conquista sindacale in un periodo in cui sorsero le Camere del Lavoro e successivamente la Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL). Gli obiettivi riguardavano: miglioramento delle condizioni di lavoro, aumenti salariali, riduzione della giornata lavorativa (allora di 12 ore), assistenza in caso di malattia, diritto di sciopero. Con il processo di “fascistizzazione” dello Stato e della società non rimase posto per i movimenti organizzati dei lavoratori, pertanto la festività fu soppressa nel 1925.
Il 1° maggio 1947 si tornava ad osservare la festa del lavoro, ma una località in provincia di Palermo, Portella della Ginestra, divenne teatro di una strage considerata l’antesignana delle stragi di stato italiane, derivanti da quella logica di contrapposizione volta a ostacolare l’ascesa delle forze di sinistra. Duemila contadini si riunirono per manifestare contro il latifondismo. [Erano favorevoli all’occupazione delle terre incolte. Ma c’era anche una motivazione politica: festeggiare la vittoria del Blocco del Popolo nelle elezioni per l’Assemblea Regionale Siciliana, svoltesi il precedente 20 aprile. Infatti la coalizione socialista-comunista era prevalsa rispetto alla DC]. Improvvisamente i contadini in festa furono stroncati da raffiche di mitra provenienti dalle colline circostanti. Qualche tempo dopo si diffuse la notizia che il mandante dell’eccidio fosse il bandito Salvatore Giuliano (membro dell’E.V.I.S., Esercito Volontario per l’Indipendenza Siciliana). A infittire la trama della vicenda è l’aggiunta di altri nomi, come quello di Gaspare Pisciotta, luogotenente di Giuliano e suo assassino, che sarebbe morto in carcere forse quando era sul punto di svelare i veri nomi dei mandanti. Compare anche il nome dell’allora ministro dell’Interno Mario Scelba, un convinto democristiano e anticomunista, il cui compito era affrontare il problema dell’ordine pubblico. Nel 2003 è stato realizzato un film di Paolo Benvenuti, «Segreti di stato», dedicato alla memoria di Danilo Dolci, colui che ha raccolto testimonianze utili alla ricostruzione dei fatti e che nel 1956 ha scritto «Inchiesta a Palermo». La ricostruzione dei fatti dimostra quanto torbido sia il tessuto sottostante agli eventi: la polizia avrebbe celato il reale calibro dei proiettili; le elezioni di aprile avevano il ruolo di pretesto per una strage la cui entità suggerisce tempi organizzativi più lunghi ed una regia ben più complessa. Si risale al presidente del Consiglio De Gasperi e al suo viaggio, nel ’47, dal presidente americano Truman che gli concesse un enorme prestito garantito dal piano Marshall a patto che si rompessero le alleanze con il comunismo.
Il prossimo 1° Maggio dovremmo ricordare, e i media dovrebbero aiutarci a farlo, anche questo aspetto storico e privo di gaudio.