Contrarre un
debito non fa onore a nessuno, sia esso una persona fisica o giuridica.
Tuttavia accade spesso che quote di denaro restino sospese in una specie di
dimensione parallela chiamata «insolvenza». Ci si augura che tale incapacità di
adempiere all’obbligo di pagamento non sia in realtà un caso di insolvenza
fraudolenta. Perché si tratterebbe di un vero e proprio reato commesso da chi
contrae un impegno di pagamento col proposito di non adempierlo. L’Azienda Municipale
di Igiene Urbana deve delle spiegazioni ai baresi. Dicendolo con l’odierna
commistione linguistica, deve fare outing.
Nel suo
periodo aureo, l’Amiu decise, col consenso del Comune di Bari e con la
collaborazione della catena di ipermercati Coop, di inaugurare un’operazione a
premi denominata «Chi differenzia ci guadagna». In qualità di soggetto
promotore, Amiu S.p.a. volle incentivare il servizio di raccolta differenziata
incrementando la percentuale di rifiuti raccolti in modalità differenziata.
Le cinque
isole ecologiche o depositi zonali situati nella città di Bari avrebbero
accolto gli utenti dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle 11.30. L’operazione
che i cittadini erano invitati ad effettuare sarebbe stata il conferimento di
propri rifiuti accuratamente differenziati (carta, vetro, plastica, contenitori
in banda stagnata, alluminio, organico, olio vegetale da cucina, indumenti
usati). Conferendo determinati quantitativi di rifiuti si potevano ottenere e cumulare
punti secondo quanto stabilito dal regolamento. Il premio maggiormente ambito
corrispondeva alla soglia di 100 punti che permetteva di reclamare un buono
pari a 10 € da spendere presso l’Ipercoop. L’alternativa era costituita dallo
sconto del 30% sulla parte variabile della Tari al raggiungimento di 550 Kg annui di rifiuti
differenziati.
Mossi
maggiormente dall’incentivo economico più che dall’interesse ambientale i
cittadini aumentarono esponenzialmente e spesso il loro ceto di appartenenza
era elevato. Il 31.1.2015 la raccolta degli ecopunti è cessata e fino ad oggi
nessun impiegato proferisce parola in merito alla riattivazione. Prosegue solo
la raccolta utile alla detrazione Tari. Ma l’Amiu si è impegnata a consegnare
più di un migliaio di buoni sconto da 10 € la cui richiesta è stata inoltrata
nell’arco di tempo compreso fra il 2.1.2015 ed il 31.01.2015. Secondo il
dizionario è un debito, non assolverlo è un’insolvenza, contrarlo sapendo di
non poterlo estinguere è insolvenza fraudolenta. Ma non è questo il caso
poiché, sia pur con un forte ritardo, il debito è ora saldato.
L'articolo fa parte della sezione "Amiu e Rifiuti".
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