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martedì 14 aprile 2015

Sesso estremo, bondage, lo famo strano davvero!

     La cronaca scopre il velo delle pratiche private. Lo rivela la notizia del gioco erotico estremo finito male a Roma. In sintesi abbiamo: un decesso nel fiore degli anni, il coma farmacologico, i domiciliari e il ritrovamento di corde e oggetti erotici. L’obiettivo era di rispettare la procedura giapponese dello Shibari che consiste nel tenere sospeso un corpo per incrementare la libido. Ora però vorrei discostarmi dall’evento in segno di rispetto verso le persone coinvolte, ma intendo affrontare il tema della sperimentazione di giochi erotici estremi, generata dalla convinzione che il sesso tradizionale non susciti più emozioni forti.
     Ero rammaricata con me stessa per non aver ancora visto il film di Verdone del 1995 intitolato «Viaggi di nozze», ma di cui si rammenta una celebre frase, a mio parere adatta alle ormai diffuse abitudini sessuali, quella della coppia di novelli, nonché coatti sposi, Ivano e Jessica. Quest’ultima ha l’abitudine di provocare il marito dicendo «lo famo strano».
Niente inganni, niente imbrogli, sono le vere labbra di Silvana Calabrese
     Ai tempi dell’università in un libro che stavo consultando mi sono imbattuta in una metafora nella quale primeggiava il termine «bondage». Non ci si può ritenere degli studenti modello se ignari del gergo sessuale moderno. Posi rimedio alla mia lacuna: è inglese, quindi non pronunciatelo alla francese, e letteralmente significa schiavitù. Ne dedussi che vi fosse un’allusione al sadomasochismo. Poi mi sono accorta che anche la Bibbia cita l’erotismo: «Prendesti i tuoi splendidi ornamenti… e ne formasti delle immagini di uomini e fornicasti con essi» (Ezechiele 16, 17). Può trattarsi di oggetti erotici? Meno ambigua è la Genesi (19, 5) in cui si descrive la perversione dei Sodomiti e l’omosessualità che a partire da quell’episodio prende il nome di sodomia.
     Mi chiedo se il sesso tradizionale abbia perso quota perché veramente blando o forse perché dato per scontato. Oggi la promessa di congiungersi a nozze compiute è a dir poco ridicola. Il sesso prematrimoniale è talmente in voga da non considerarsi più una trasgressione. È per questo che ricerchiamo la violenza? Le donne sono divenute così facili da ricercarne altre di cui abusare? Ci serve la costrizione erotica? A quanto pare sì, dato che esistono dei centri in cui si insegnano giochi erotici e i frequentanti non sono coppie desiderose di ravvivare la fiammella della passione ormai preda di un’inflessione fisiologica dopo anni di matrimonio. L’ultima domanda è: che fine ha fatto la locuzione «fare l’amore?».

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