La tassa sui rifiuti non ci sta molto simpatica e se la casa
è grande lo è anche la tassa. Però l’Amiu, che ci tiene ad avere dei cittadini
virtuosi, ha pensato di fare un regalo a quelli che si impegnano di più a fare
la raccolta differenziata. Se porti i tuoi rifiuti correttamente differenziati
all’Amiu, loro te li pesano e dopo qualche tempo ti danno uno sconto sulla
tassa dei rifiuti.
Conviene provarci. È una buona iniziativa per i cittadini.
In effetti si è registrata un’impennata nella raccolta differenziata in
coincidenza di questi incentivi. Da anni si realizzavano slogan e campagne
pubblicitarie che erano quasi del tutto vane. Cosa è cambiato adesso?
Supponiamo che il mutamento dipenda dal fatto che Amiu e Comune di Bari hanno
iniziato a parlare la lingua che ogni persona conosce meglio, la lingua
economica. Quando le cose si mettono sul piano del risparmio o dell’incentivo
economico si innesca come una spinta in ciascuno di noi. Tuttavia poiché abbiamo
inaugurato il buon dialogo possiamo passare dalla lingua economica a quella
ecologica. La radice è sempre “eco”! I cittadini fanno sempre più atto di presenza
nelle isole ecologiche conferendo rifiuti differenziati e cominciano a fare
domande interessanti sul rispetto dell’ambiente.
Tutto ruota intorno alla biodegradabilità ed è per questo
che dobbiamo separare i rifiuti. La biodegradabilità è una proprietà delle
sostanze organiche di essere decomposti naturalmente mantenendo salvo
l’equilibrio ecologico del pianeta. Nulla si crea e nulla si distrugge, ma
tutto si trasforma. Un giornale ci impiega 6 settimane per degradarsi da solo.
Mentre una scatola di cartone ha bisogno di 9 mesi. Un torsolo di mela
(organico) in 2 mesi torna a far parte del ciclo naturale, ma un fazzoletto di
carta resiste per 3 mesi. Avete presenti le sigarette che tappezzano le strade?
Hanno un tempo di biodegradabilità di un anno. Per non parlare della gomma da
masticare che si degrada in 5 anni. Gli anni salgono se parliamo della bottiglia
di plastica che si deteriora dai 100 ai mille anni. Mentre tanto longeva è la
bottiglia di vetro che ha bisogno di più di 4000 anni per biodegradarsi.
Tuttavia proprio il vetro è il materiale che può essere riciclato all’infinito.
Infatti oltre alla biodegradabilità c’è la possibilità di sfruttare le materie
dei rifiuti per riciclarle, ossia poterle riutilizzare come nuovi prodotti.
Detto questo non vorremmo più vedere tanti rifiuti agli svincoli delle
superstrade.
L’articolo ha partecipato all’edizione 2015 del
Newspapergame.
La redazione:
Alessia Polimeno, Martina Paradiso, Alessandra Triggiani, Giacomo Bartoli, Luna
Guerra, Gaia Carenza, Clara My, Chiara Cellamare, Michele Davide Buonsante,
Elisa Perrone, Marco De Santis, Alessandro Petrarolo, Andrea Faraone, Mattia
Olivieri, Massimiliano Benvestito, Marialuisa Laviosa, Alessia Blanche Vlora,
Martina Polignano, Carola Nardelli, Daniela Minunno, Michele Micunco.
Scuola Media “G.
Santomauro” A.S. 2014/2015
Visita le sezioni "Gli alunni della Santomauro" e "Newspapergame".
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