Recensione: Massimo
Centini, Il killer delle
prostitute. Indagine su Jack lo Squartatore, Yume, Torino 2015, pp. 159, €
15,00.
Siamo nel quartiere londinese di Whitechapel nell’autunno
del 1888. In
realtà siamo nel presente, ma torniamo indietro nel tempo per ripercorrere la
serialità omicida di Jack lo Squartatore. È un viaggio cruento che Massimo
Centini propone recuperando le informazioni dell’epoca che scansiona sotto una
nuova luce, quella delle tecniche scientifiche ed investigative moderne.
Fin dalla notte dei tempi la storia del crimine non ha avuto
un attimo di sosta. C’è qualcosa di molto cupo che dimora nell’animo umano e
che talvolta ne travalica i confini.
La narrativa e il cinema ne traggono spunti fiorenti,
realizzano l’obiettivo dell’intrattenimento e il loro lavoro è compiuto.
Le vittime smettono di vivere e di soffrire. Non ci è dato
sapere se il loro spirito riposi in pace, ma ormai sono morte.
L’omicida seriale appaga il suo sadismo malato, raccoglie
trofei, depista le indagini e se vuole scompare dalla circolazione.
Ma la polizia non ha tregua, è dura sopportare l’ennesimo
caso irrisolto così come è intollerabile non poter assicurare un assassino alla
giustizia.
E la gente comune apprende le notizie raccapriccianti dai
giornali e continua la propria vita rinunciando alla serenità.
Il contesto di un fatto di cronaca nera è molto ampio e
cercare di ridurne lo spazio non è cosa facile. Alcune pagine drammatiche della
nostra società rimangono sospese negli anni e le tramandiamo come fossero
leggende metropolitane, ma ben lungi da esse riguardano fatti realmente
accaduti che una mano senza scrupoli potrebbe tornare a esibire.
Non si è mai giunti a scoprire l’identità di Jack the Ripper
(lo Squartatore) che ha sparso il sangue di alcune prostitute nel degradato
quartiere di Londra. È trascorso del tempo e altri, in altri luoghi, si sono
guadagnati una sinistra fama. Sul loro conto non ci è rimasto altro che un
profilo psicologico e tante ipotesi. Sono mostri, gran maestri dell’efferatezza
le cui storie sono degne di una pellicola, ma non hanno nulla a che vedere con
la finzione: accadono realmente.
Il volume eviscera tutto quello che c’è da sapere sul caso
storico di Whitechapel. Non è semplice leggere le descrizioni di quei corpi
orrendamente mutilati a cui furono sottratti perfino degli organi come
probabili trofei. Ci cimentiamo in questa lettura per stare in guardia e per
avere la capacità di identificare un possibile atteggiamento sospetto nelle
persone che incontriamo tutti i giorni. Ogni delitto ha un carnefice ed è bene
che non abbia la certezza di farla franca.
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