Recensione: Andrea
Chelo, Le prime indagini sulla
scena del crimine. Accertamenti e rilievi urgenti di polizia giudiziaria, CEDAM,
Padova 2014, pp. 179, € 18,00.
Quando un delitto è stato consumato, tutto quello che resta
sono: le tracce, uno o più cadaveri e la scena del crimine. Quest’ultima può
rivelare molto se la si sa correttamente interrogare. Non sempre si tratta di
un luogo chiuso, talvolta è una zona boschiva o di aperta campagna oppure le
sponde di un lago. Ogni piccola variazione meteorologica, dal vento alla
pioggia, può comportare l’irrimediabile dispersione o perdita di tracce
fondamentali per far progredire il caso. Ecco perché l’urgenza dei primi
rilievi ed accertamenti è affidata agli organi di polizia giudiziaria. A loro
spetta il compito di preservare il luogo del crimine in cui devono muoversi con
cautela e controllare i propri spostamenti per non inquinare le prove. Si
tratta di indagini molto complesse e delicate, spesso irripetibili, sulle quali
aleggia una speranza: che la polizia sopraggiunga per prima sul luogo del
reato. La tutela delle tracce è di primaria importanza. Individuarle e
reperirle dona una direzione alle indagini e determina fin dal principio le
sorti del procedimento penale.
La raccolta degli elementi utili a condurre le indagini non
è sempre immediata perché il luogo in cui il cadavere viene rinvenuto può
differire dalla reale scena del crimine. Se il corpo privo di vita viene
spostato decresce il numero di tracce individuabili. Come questo, vi sono altri
casi che possono osteggiare le ricerche.
Peli, capelli, frammenti di DNA, impronte, stato in cui si
trova il corpo martoriato, sono alcuni degli elementi che consentono di
delineare un profilo dell’aggressore dal punto di vista psicologico,
comportamentale e, nei casi prolifici di prove inalterate, genetico.
Non è un libro da leggere all’insegna del relax perché
richiede massima concentrazione.
Non è un’opera di intrattenimento e suspense come nei
telefilm gialli perché offre il caleidoscopio dei reali accertamenti giudiziari
dopo un delitto.
L’autore ci mostra l’attività dell’investigazione che, a
partire da un cruento fatto di sangue, giunge nelle aule di tribunale dove
tutto si complica ulteriormente mentre il tempo scorre e c’è un omicida da
assicurare alla giustizia e una famiglia che reclama serenità o un qualcosa che
le si avvicini. Trascorrono anni prima di considerare il caso risolto.
Occorre estrema perizia nel condurre le prime indagini sulla
scena del crimine. Si tratta di un lavoro di grande tensione e responsabilità.
Saperne di più in merito è utile a chiunque, anche ai non addetti ai lavori.
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