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mercoledì 2 marzo 2016

Esplorazioni. Grandi viaggi in piccole imbarcazioni

     Recensione: John Merrett, Grandi viaggi in piccole imbarcazioni, Magenes Editoriale, Milano 2014, pp. 123, € 12,00. 
     Quando avventura e rischio si fondono si ottiene la formula perfetta dell’esplorazione. Pur con la zavorra delle incognite hanno luogo viaggi straordinari, scoperte rivoluzionarie e naufragi drammatici. Sono esperienze che, postume, alimentano l’immaginazione di scrittori e sceneggiatori. Se ci è dato saperne qualcosa, lo dobbiamo alle testimonianze che ci pervengono in forma orale o scritta con zelo sui diari di bordo. Lontani dalla civiltà e dagli affetti, gli uomini dell’equipaggio ci trasferiscono l’emozione, la tensione, il brivido e gli stati d’animo che li hanno accompagnati nei loro grandi viaggi. Ma non esistono viaggi che possano definirsi davvero grandi se non quelli compiuti a bordo di piccole imbarcazioni. Sfidare il mare aperto con degli scafi di modeste dimensioni è un azzardo immane.
     Avventurarsi tra i flutti oceanici è un’impresa che nasce da uno sconfinato spirito impavido che si nutre di nuove conoscenze. Ma potrebbe anche trattarsi dell’unica alternativa possibile. È il caso degli incidenti in alto mare, quando l’ultimo lembo di terra emersa è scomparso dietro l’orizzonte. Il naufragio fortuito (esiste anche quello volontario) non concede altra scelta e l’istinto di sopravvivenza è l’unica forza in grado di sospingere i minuscoli natanti. Mille peripezie si celano tra le onde e migliaia di traversie e insidie sono ciò che la ciurma deve affrontare, inclusa la scarsità di riserve di cibo e acqua.
     Nel corso degli anni alcune di queste vicende sono state portate all’attenzione della gente, hanno acquisito fama e verranno divulgate a oltranza. Altre storie sono finite nell’oblio, ma c’è ancora chi prova a recuperarle per darne nota.
     Tra le aspettative dei lettori, al riparo sulla terraferma, c’è la suspense, ma anche l’appagamento della propria curiosità. Non di minore importanza è l’occasione di conoscere l’audacia che ha tratto in salvo quei navigatori e ne ha reso imperiture le gesta. Joshua Slocum, William Bligh, Foster, Thor Heyerdahl, Ernest Shackleton ed Alain Bombard non sono soltanto capitani appartenuti a varie epoche storiche. Sono personaggi immortali. In vita hanno solcato i mari della Terra ed è alle acque che apparterranno per sempre. Ma una parte di loro continua a navigare tra le pagine di libri come questo che approdano tra le nostre mani.
 
In omaggio alla cultura, la sezione "Recensioni (libri)" è vasta. Tra le opere di Magenes Editoriale rientra anche:

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