Dal
clochard al tossico. Università pubblica a tutti gli effetti
Il Palazzo
Ateneo di Bari è un crocevia di sconosciuti che emanano esalazioni nauseabonde e
dai quali ci si può aspettare di tutto. A un seminario rivolto a studenti e
dottorandi, all’interno di un’aula universitaria, ha preso parte un clochard.
Ha reso l’aria irrespirabile, ma gli uditori parevan privi del coraggio di
proferir parola e i relatori impassibili. Sono stati interpellati i vigilanti
che, presi da improvvisa balbuzie, hanno dichiarato di temere per la propria
incolumità declinando l’invito all’azione di sicurezza. La spending review
dovrebbe estirpare un servizio di vigilanza superfluo.
È stato chiesto il
parere di un docente le cui parole hanno sortito l’effetto della Wrecking ball (palla
demolitrice di palazzi) sui pilastri dell’Ateneo, paragonato in modo assurdo ai
treni perché di pubblica utilità. Luogo pubblico e servizio pubblico
differiscono tra loro. Ha asserito: che un seminario è un evento pubblico il
cui accesso non si nega; che non
esistono basi giuridiche volte a discriminare gli ingressi e che il barbone in
Ateneo non costituisce un problema. Uno spot pubblicitario recita: i luminari
di luce ne vedono poca. Al prof. è stata fatta la promessa di esumare quelle
basi giuridiche e le promesse si mantengono. Anche la scuola è un luogo
pubblico, ma non vi è libero ingresso. Esistono norme di comportamento e buona
condotta da osservare affinché la parola senso civico abbia ancora un «senso». Un
seminario che si svolge in una struttura accademica prevede il libero ingresso
solo quando è un evento culturale aperto a tutti e verte sulla un’ampia promozione
con inserzioni su carta stampata e web. Ma solo studenti e dottorandi avevano
ricevuto l’invito. Ai sensi della legge 168 del 9.5.1989 (Titolo II art. 6) gli
Atenei godono di autonomia didattica, scientifica, organizzativa, finanziaria,
e contabile e definiscono ordinamenti autonomi con propri statuti e
regolamenti. Lo Statuto dell’Università adotta (art. 21) un Codice dei
comportamenti cui deve adeguarsi la comunità accademica composta dal personale
strutturato e dagli allievi. Il Regolamento generale di Ateneo prevede (art.
34, comma 5) un Comitato al quale portare problematiche concernenti
organizzazione del lavoro, ambiente, igiene e sicurezza. Prescindendo da queste
basi, tutti dovremmo essere portatori di un senso civico da promuovere
attivamente.
È ora che
l’università si rivesta dell’autorevolezza insita nel suo stesso nome e se ne
serva per tutelare i suoi studiosi nonché contribuenti.
Della famigerata sezione "Università" fanno parte anche:
- Cantami o Diva l'Università senza studenti ;
- La rivolta delle Università e il diritto allo studio ;
- Università di Bari in pericolo. Chiudere o estirpare le erbacce? ;
- La lunga attesa per ricevere la pergamena di laurea ;
- Quelle prediche inutili nel giorno di San Silvestro ;
- Una testimonianza sul perpetuo marciume universitario ;
- Il mio omaggio alla vittima delle baronie universitarie Norman Zarcone ;
- L'Università di Bari fa acqua da tutte la parti (video) ;
- Università, sul numero chiuso pesano ancora visioni miopi ;
- Puro illusionismo all'Università degli Studi di Bari .
- Cantami o Diva l'Università senza studenti ;
- La rivolta delle Università e il diritto allo studio ;
- Università di Bari in pericolo. Chiudere o estirpare le erbacce? ;
- La lunga attesa per ricevere la pergamena di laurea ;
- Quelle prediche inutili nel giorno di San Silvestro ;
- Una testimonianza sul perpetuo marciume universitario ;
- Il mio omaggio alla vittima delle baronie universitarie Norman Zarcone ;
- L'Università di Bari fa acqua da tutte la parti (video) ;
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