Brembate di
Sopra (BG) ha subito una scossa di magnitudo 10° nella scala delle atrocità
umane. Il 26/11/10 la giovanissima Yara Gambirasio si è recata in palestra a
piedi percorrendo come era solita fare una strada isolata, ma non ha fatto più
ritorno a casa. Le indagini si sono basate sulle uniche tracce a disposizione:
quelle della cella agganciata dal suo cellulare. Nelle ricerche sono stati
impiegati anche i cani molecolari. Per un errore di traduzione di
un’intercettazione telefonica i sospetti sono inizialmente ricaduti sul
marocchino Mohamed Fikri.
Per tre mesi le forze dell’ordine hanno perlustrato
senza sosta ogni zona alla ricerca del suo corpo. Poi il 26/02/11 l’aereo
telecomandato di un ragazzo per un caso fortuito casca nel bel mezzo di un
campo incolto, proprio accanto ai resti di Yara il cui corpo era ormai
stressato dall’esposizione alle intemperie.
Fu tutt’altro che un epilogo poiché
l’intera vicenda subito dopo l’autopsia avrebbe avuto un risvolto inedito
coinvolgendo per la prima volta in un’indagine la scienza in tutta la sua mole.
I resti di Dna sulle spoglie della 13enne dovevano essere ricondotti ad un
individuo, l’assassino ovvero «ignoto 1».
Si sono mobilitati i laboratori raccogliendo
ben 18 mila campioni genetici della popolazione, individuando un primo legame
genetico con i discendenti di Giuseppe Guerinoni, autista di Gorno deceduto nel
1999. Su disposizione della procura di Bergamo se ne riesumò il corpo per un
nuovo confronto genetico.
Nell’ottobre 2013 il profilo genetico stabilisce che
ignoto 1 è non è compatibile con i figli legittimi del Guerinoni, bensì con un
figlio illegittimo. A questo punto delle investigazioni, vista l’eloquenza dei
media, la donna che con l’autista ebbe una relazione extraconiugale già sapeva
la verità, eppure tacque e lo fa ancora oggi.
Si tratta di una delle donne alle
quali venne prelevato un campione di Dna, Ester Arzuffi, madre di Massimo
Giuseppe Bossetti, al quale con l’escamotage dell’etilometro è stato analizzato
il Dna che è risultato compatibile al 99,9 periodico con il profilo genetico di
ignoto 1. Il fermo è scattato il 16/06/14 e sono sorte polemiche
sull’atteggiamento del ministro Alfano che non ha mantenuto il riserbo a questo
punto del caso.
Il 44enne carpentiere Bossetti dal carcere si proclama
innocente; sua madre nega la relazione col Guerinoni e afferma con forza che la
scienza è in errore. In base alla ricostruzione dei fatti nel momento in cui si
è parlato di figlio illegittimo dell’autista, la signora Arzuffi venne a
conoscenza della verità celandola. È la chiara omissione di una di quelle donne
che fingono di non sapere come nascono i bambini. In una prossima lettera
proverò a spiegare a grandi e piccini come avviene il concepimento! Non c’è
spazio per l’ironia in queste righe, ma c’è un lotto libero per un sarcasmo
pungente che stimoli gli inquirenti. Quando il caso sarà chiuso, anche Ester
Arzuffi dovrebbe pagare per la sua grande colpa.
Nessun commento:
Posta un commento