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mercoledì 28 giugno 2017

Anche Ester Arzuffi dovrebbe pagare per la sua grande colpa

Yara Gambirasio
Brembate di Sopra (BG) ha subito una scossa di magnitudo 10° nella scala delle atrocità umane. Il 26/11/10 la giovanissima Yara Gambirasio si è recata in palestra a piedi percorrendo come era solita fare una strada isolata, ma non ha fatto più ritorno a casa. Le indagini si sono basate sulle uniche tracce a disposizione: quelle della cella agganciata dal suo cellulare. Nelle ricerche sono stati impiegati anche i cani molecolari. Per un errore di traduzione di un’intercettazione telefonica i sospetti sono inizialmente ricaduti sul marocchino Mohamed Fikri. 
Per tre mesi le forze dell’ordine hanno perlustrato senza sosta ogni zona alla ricerca del suo corpo. Poi il 26/02/11 l’aereo telecomandato di un ragazzo per un caso fortuito casca nel bel mezzo di un campo incolto, proprio accanto ai resti di Yara il cui corpo era ormai stressato dall’esposizione alle intemperie. 
Fu tutt’altro che un epilogo poiché l’intera vicenda subito dopo l’autopsia avrebbe avuto un risvolto inedito coinvolgendo per la prima volta in un’indagine la scienza in tutta la sua mole. I resti di Dna sulle spoglie della 13enne dovevano essere ricondotti ad un individuo, l’assassino ovvero «ignoto 1». 
Giuseppe Guerinoni Massimo Giuseppe Bossetti
Si sono mobilitati i laboratori raccogliendo ben 18 mila campioni genetici della popolazione, individuando un primo legame genetico con i discendenti di Giuseppe Guerinoni, autista di Gorno deceduto nel 1999. Su disposizione della procura di Bergamo se ne riesumò il corpo per un nuovo confronto genetico. 
Nell’ottobre 2013 il profilo genetico stabilisce che ignoto 1 è non è compatibile con i figli legittimi del Guerinoni, bensì con un figlio illegittimo. A questo punto delle investigazioni, vista l’eloquenza dei media, la donna che con l’autista ebbe una relazione extraconiugale già sapeva la verità, eppure tacque e lo fa ancora oggi. 
Ester Arzuffi
Si tratta di una delle donne alle quali venne prelevato un campione di Dna, Ester Arzuffi, madre di Massimo Giuseppe Bossetti, al quale con l’escamotage dell’etilometro è stato analizzato il Dna che è risultato compatibile al 99,9 periodico con il profilo genetico di ignoto 1. Il fermo è scattato il 16/06/14 e sono sorte polemiche sull’atteggiamento del ministro Alfano che non ha mantenuto il riserbo a questo punto del caso. 
Il 44enne carpentiere Bossetti dal carcere si proclama innocente; sua madre nega la relazione col Guerinoni e afferma con forza che la scienza è in errore. In base alla ricostruzione dei fatti nel momento in cui si è parlato di figlio illegittimo dell’autista, la signora Arzuffi venne a conoscenza della verità celandola. È la chiara omissione di una di quelle donne che fingono di non sapere come nascono i bambini. In una prossima lettera proverò a spiegare a grandi e piccini come avviene il concepimento! Non c’è spazio per l’ironia in queste righe, ma c’è un lotto libero per un sarcasmo pungente che stimoli gli inquirenti. Quando il caso sarà chiuso, anche Ester Arzuffi dovrebbe pagare per la sua grande colpa.

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