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mercoledì 20 settembre 2017

Una vera recensione è cosa rara

Calabrese Silvana
     Nelle scuole superiori insegnano cos’è una recensione, ma si è troppo giovani per comprendere l’importanza di una recensione ben fatta. Poi qualcuno diventa giornalista e recensore, ha un lavoro che nessuno può strappargli via e si mette a scrivere recensioni pessime. I professionisti del settore spesso si lasciano sfuggire il trucco: leggere un libro interamente per recensirlo è una follia ed anche stancante, dunque si osserva la copertina, la quarta di copertina, qualche cenno biografico dell’autore e si comincia a scrivere mettendo insieme i pezzi, spesso copiandoli spudoratamente dalle informazioni raccolte. E il gioco è fatto. Ma chiunque legga l’articolo si accorge che non è genuino e che non porta in dote nulla. Quel professionista non ha svolto un lavoro di qualità e non v’è valore aggiunto in quello che ha scritto. Ha concretizzato una scadente attività di divulgazione.
     Il mio modo di lavorare è diverso ed autori ed editori se ne accorgono immediatamente. Recensisco rigorosamente libri di saggistica poiché in linea con la condotta editoriale de La scorribanda legale. La tempestività è fondamentale nello stilare una recensione dopo aver ricevuto il testo ed è vero che non si può leggere accuratamente l’opera, ma non per questo si deve scrivere senza alcun criterio o affinità con il libro.
Silvana Calabrese fumetto
     La lettura dell’indice è propedeutica alla scrittura di un articolo che abbia del vero. Poi ci si deve soffermare sui punti critici dell’opera per comprendere a fondo quello che l’autore intendeva trasferire al suo pubblico di lettori. Si deve riuscire a carpire la precisione dei contenuti di chi ha scritto il libro. I contenuti stessi devono emergere nel pezzo che compare sulla carta stampata o sulle testate on-line.
     L’autore si prefigura i propri lettori ideali; attraverso un background culturale e nuove ricerche stila un testo che può diventare una guida o un manuale; poi lo dà alle stampe e spetta al recensore rendergli giustizia.
     C’è un altro elemento che mi rende diversa da un tradizionale professionista. La scelta dei testi da recensire e ai quali conferire visibilità. Quella scelta è mia e non lascio mai che sia dettata da fittizie classifiche editoriali. Miro all’eterogeneità dei contenuti, punto a una varietà di tematiche affrontate da chi ha passione pura per l’informazione. Restituisco colore all’intera gamma della conoscenza. 
     In seguito raccolgo le opinioni dei lettori delle mie recensioni. Si stupiscono che il panorama editoriale possedesse delle opere così straordinarie eppure sepolte nell’ombra dei cosiddetti bestseller. Ecco un modo per fare la differenza.

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