Zoccolaggine? Inzitellito? Non sorridere, ora si
può dire
Il filosofo
greco Eraclito, vissuto prima dell’anno zero, comprese che tutto scorre, tutto
è in divenire. E formulò la nota massima «Non puoi entrare due volte nello
stesso fiume». Fu una stupefacente intuizione dato che, ponendo a confronto la
vita del V secolo a.C. e la vita del XXI secolo d.C., la prima risulterebbe
intrisa dell’effetto rallenty. Non esiste nulla che possa dirsi statico.
Nemmeno la lingua. Essa rappresenta un sistema comunicativo in cui si manifesta
il linguaggio, l’insieme di processi cognitivi comuni a tutti i popoli. La
lingua è un prodotto sociale frutto di convenzioni di cui la parola è la concreta
esecuzione linguistica che differisce da paese a paese ed anche al suo interno,
poiché esistono delle diversità linguistiche: i dialetti (lingue vernacolari).
Se la società si evolve incessantemente, anche la lingua risente
dell’inesorabile flusso. Vi sono lingue estinte o morte, sono giunte al
capolinea. Possono essere materia di studio, ma nessuno dialoga più
impiegandone i termini. Tuttavia per comprendere l’etimologia di un lemma,
risaliamo a quella vecchia lingua nella quale ogni parola moderna affonda le
radici.
Ogni anno lo
attendiamo come un evento mistico. Si tratta del comunicato stampa Zanichelli
che ci annuncia l’uscita della nuova edizione Zingarelli con i peculiari nuovi
termini.
Poiché
la società muta a ritmi da capogiro, lo Zingarelli 2014 annovera nuove voci.
Alcune ci fanno sorridere, come «zoccolaggine» e «inzitellito», mentre altre
hanno l’aura di un brevetto, come «hashtag» o «self publishing». Il vocabolario
della lingua italiana si arricchisce di neologismi, alcuni acquisiti da matrice
anglofona. Come in un gioco a quiz possiamo divertirci provando a indovinare la
definizione corretta di «rottamatore»: chi si propone di sostituire un gruppo
dirigente considerato antiquato. Entrano in campo anche le invenzioni
linguistiche come «spread», «femminicidio», «spending review», «esodato». Se
incontrate una persona di età compresa tra i 20 e i 30 anni, non è un giovane
adulto, bensì un «adultescente». Perché la società odierna lo ha reso un tardo
adolescente viste le sue precarie condizioni di vita e di lavoro e la sua
perenne condizione di studente. Il gioco patologico e compulsivo è ampiamente
diffuso? Ci appelleremo alla «ludopatia». L’animo umano è sempre più soggetto a
corruzione e privo di scrupoli? Serve un «eticista». Vi siete persi? Niente
panico, c’è la «geolocalizzazione». Word mi sta sottolineando tutte le nuove
parole, dovrà imparare che non può ascoltare due volte la stessa lingua.
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 1
novembre 2013, pag. 24.
Della sezione "Speciale Zanichelli" fanno parte anche:
- Zanichelli: “Manuale di scrittura e comunicazione” ;
- Collocazioni e collocamento: i miracoli della lingua ;
- “Grammatica dei segni” per una corretta lingua dei segni ;
- Le stranezze del clima. Più chiarezza sui cambiamenti climatici ;
- Dove vanno a finire i nostri rifiuti? ;
- Energia per l'astronave Terra. Nuovi scenari energetici ;
- Che cos'è la chimica? di Peter Atkins ;
- Il Ragazzini 2017. Per un inglese alll'avanguardia con Zanichelli ;
- Zanichelli Junior, il vocabolario adatto ai ragazzi .
Della sezione "Speciale Zanichelli" fanno parte anche:
- Zanichelli: “Manuale di scrittura e comunicazione” ;
- Collocazioni e collocamento: i miracoli della lingua ;
- “Grammatica dei segni” per una corretta lingua dei segni ;
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Dal 1° gennaio il tema di un bambino di scuola elementare può iniziare così "Poiché c'è tanta zoccolaggine in questo mondo..." oppure "C'era una volta tanta zoccolaggine..." E la maestra non potrebbe rimproverarlo.
RispondiEliminaIl migliore amico dell'uomo, ancor prima del cane, è il dizionario. Quest'ultimo però rappresenta lo specchio della società e ne registra i mutamenti come fossero rughe di vecchiaia.
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