La più conosciuta delle preghiere cristiane, il Padre
Nostro, ha un verso che recita «Dacci oggi il nostro pane quotidiano». Tra i
fedeli vi sono anche i celiaci e quando loro pensano al pane, nel loro cervello
si scatenano delle sinapsi complesse. Gli impulsi cerebrali di un celiaco di
fronte allo stimolo pane sfiorano per
prima la landa dell’apprensione, poi fanno rotta verso la serenità della
soluzione che la scienza ha trovato per loro, ma finiscono col ritrovarsi nella
tempesta della paura della contaminazione da glutine.
Chi è affetto da malattia celiaca a tavola si sente solo e a
messa non si sente un cristiano completo. Quando un celiaco recita il Padre
Nostro, aggiunge con la mente le paroline «senza glutine» a quel particolare
verso.
Quando si è ospiti a casa di amici o parenti si è
consapevoli che nessuno potrà capirli fino in fondo. Le distrazioni si
accumulano, l’ignoranza aggrava la situazione che precipita quando la
noncuranza porta ad esclamare «Che male può farti una briciola di glutine!».
Ma è in Chiesa che ci si vorrebbe sentire accolti dalla
misericordia della quale si sente tanto parlare. Quando è il momento della
comunione tutti si alzano per andare a ricevere l’ostia consacrata mentre il
celiaco rimane seduto a chiedersi perché sia così diverso dagli altri. Poi, da
buon cristiano, riflette sul fatto che ciascuno ha i suoi problemi e che Dio
non ci affida croci più pesanti di quelle che possiamo portare.
Le norme stabilite dalla Congregazione
per la Dottrina della Fede prevedono che la materia prima impiegata nelle ostie
sia l’amido di frumento (lettera circolare del 19.06.1995 ai Presidenti delle
Conferenze Episcopali), riso o mais non sono consentiti. Nel 2002 è stato
ammesso un tipo di ostia a basso contenuto di glutine (ma comunque a base di
glutine).
Una soluzione sarebbe quella di procurare delle ostie prive
di glutine e concordare con il parroco di farle consacrare e assumerle…
comunque separatamente e dalle mani di un prete che ha somministrato a tante
persone un sacramento contenente glutine. Tuttavia alcuni parroci ancora negano
questo accordo. Il corpo di Cristo non può congiungersi con i soggetti celiaci?
E i sacerdoti celiaci? Non esistono sacerdoti celiaci. Chi è affetto da
celiachia non può prendere i voti.
Non ci resta che pregare affinché lo spirito santo illumini
i membri del clero e permetta ai fedeli la completa comunione con Cristo senza
alcuna esclusione. Altrimenti le omelie di cosa parlano?
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