Il politico ideale è un parente stretto del principe
azzurro. Nutriamo l’ardente speranza di incontrarlo, ma siamo consapevoli che
egli è il frutto della nostra immaginazione. Tuttavia, sognar non nuoce e
dunque proverò a tracciare i lineamenti del politico che vorrei.
Il governante più idoneo a ricoprire l’incarico dovrebbe
essere e saper rimanere un cittadino, perché se si eleva a Titano sappiamo bene
come va a finire.
Deve essere una persona che conosca le necessità dei ceti
più umili e che preferibilmente provenga proprio da lì. Solo in questo modo
potremmo avere un paese funzionante e funzionale ai bisogni del popolo. Solo
così si eliminerebbe quell’infernale divario tra le persone. Solo allora
potrebbe regnare l’equilibrio.
Al governo sarebbe interessante osservare una persona dotata
di una forte capacità di immedesimazione perché solo e soltanto con quella
qualità si avverte il peso delle problematiche sociali e al tempo stesso una
carica propulsiva che spinga a volerle risolvere.
L’identikit del politico che vorrei prevede un curriculum di
rispetto, ma non troppo artificioso. Ricordiamo che l’accumulo di titoli non è sinonimo
di cultura. Quest’ultimo termine infuoca il dibattito. Abbiamo fin troppa
ignoranza e uno scarso desiderio di conoscere ed informarci, siamo lo specchio
fedele dell’attuale casta politica. Il nuovo modello di politica deve
alimentare costantemente la fiamma della cultura e della riflessione. Poi deve
anche avere per padre l’equilibrio, per madre la saggezza, l’umiltà per amica
fedele, la rettitudine per amante passionale e per moglie devota? La
popolazione intera.
Egli deve essere un buon comunicatore, ma mai un
cantastorie. Deve parlare ai giornalisti e comparire davanti alle telecamere,
ma mai elevarsi ad attore hollywoodiano. Deve cogliere per sé le opportunità e
i benefici che lo travolgeranno, ma possibilmente all’insegna della
moderazione.
Il politico che vorrei deve prendere quell’entusiasmo (o
anche smania) usato per incrementare e inventare tasse e trasferirlo in nuove
sedi e contesti: sanità, istruzione, lavoro. Perché non si può tollerare un
governo che prende atto degli allarmanti livelli di disoccupazione e se ne
dis-occupi!
Il nuovo candidato alla guida del paese, uomo o donna, deve
avere una personalità tale da pervadere l’animo degli italiani, tutti e
ciascuno, affinché ci si senta finalmente fieri di appartenere al paese del
tricolore.
Le qualità di chi deve dedicarsi alla vita politica di una
nazione sono poche, semplici e trasversali.
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