Silvana Calabrese, Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna, Aracne Editrice, Roma 2011, pp. 200. Collana Università “Sapienza” di Roma.
Come nasce il libro? “Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna” nasce da
un’accurata meditazione. Volevo cimentarmi in un nuovo progetto e dal momento
che l’editoria trabocca di testi, risulta spesso complicato maturare un
argomento che possa definirsi “nuovo”. Così ho pensato di adottare uno
stratagemma vincente: mettermi in comunicazione con la parte più autentica di
me, il periodo dell’infanzia e dell’adolescenza. Sono momenti della vita in cui
ci troviamo a stretto contatto con la leggerezza e la gioia di vivere. E mi
sono ricordata del preciso istante in cui ho vissuto lo sbarco sulla Luna, fu
in occasione della celebrazione del trentesimo anniversario.
Il tema principale? I
miei libri sono diversi tra loro, ma li accomuna il tema del viaggio. In questo
caso è il viaggio interstellare che ha affascinato intere generazioni. Tutti
scrutiamo il cielo in varie occasioni: da casa, in campagna, al mare, negli
osservatori. Poi il genere umano ha raggiunto l’ambizione di esplorare
personalmente il cosmo e facemmo il nostro ingresso in una nuova era.
L’opera intende fornire uno spaccato cronologico della corsa
alla conquista dello spazio. Pur riportando l’acceso dibattito tra detrattori e
fedeli sostenitori della veridicità dell’allunaggio, come sempre non mi
schiero.
A chi è diretto? A
chi si fermò a provare un brivido misterioso dinnanzi a quello che il tubo
catodico stava mostrando la notte del 21 luglio del 1969. A chi non si stanca
mai di rilevare i particolari grafici e le incongruenze. A chi ricorda la frase
riportata sulla locandina del film Capricorn
One: «Sareste scioccati nello
scoprire che il più grande evento della nostra storia contemporanea forse non è
accaduto affatto?». A chi ha voglia di sapere cosa hanno scritto in
proposito Von Braun, Alberto Moravia, Eugenio Montale, Dino Buzzati, Oriana
Fallaci, Giorgio Bocca, etc.
Il regalo perfetto
per? Può leggerlo chiunque. È un antidoto alla noia, magari a quel tedio
estivo che colpisce gli scolari in vacanza. È perfetto per chi ha voglia di
“staccare la spina” dagli impegni quotidiani e trovare una manciata di magia
nel fascino legato ad alcuni aspetti:
- La più grande avventura umana e la più grande diretta
televisiva di tutti i tempi.
- L’emozionante coronamento di uno dei sogni dell’umanità: mandare
un uomo sulla Luna e farlo tornare sano e salvo sulla Terra.
- Il contesto storico che fa da sfondo allo sbarco sulla
Luna.
- L’avvincente rilettura di giornali e riviste dell’epoca.
- I tratti enigmatici degli sbarchi sulla Luna.
- Un’appendice fotografica che esalta le tappe tecnologiche
e storiche raggiunte dall’umanità.
Il messaggio che
vuole lasciare/lanciare? Lasciare un messaggio è rischioso perché potrebbe
non coglierlo mai nessuno.
Lanciare un messaggio è ugualmente rischioso perché potrebbe
raggiungere la velocità di fuga e disperdersi lontano, troppo lontano!
Il messaggio del libro lo voglio scagliare contro i lettori, affinché avvertano una scossa che li
induca a ragionare quando osservano un evento e non a credere a tutto quello
che vien loro propinato. Devono prestare attenzione anche a non incorrere
nell’errore opposto, ovvero sbugiardare (senza basi teorico-dialettiche) ogni
evento.
Il libro che avrebbe
voluto scrivere? La scrittura di questo libro mi ha indotta a capire che è
necessario approdare nel XXI secolo concretamente. Occorre poter veicolare
contenuti in ogni parte del globo. La lingua che lo permette è l’inglese.
Prossimamente credo che curerò il progetto di tradurre libri. Per ora sono al
primo step: ho inserito un capitolo interamente in inglese. È una cosa utile
per varcare le frontiere geografiche e mentali. E si è già rivelato un indispensabile
strumento per i ragazzi che a scuola hanno condotto delle ricerche in inglese
sull’allunaggio.
Il libro guida? Nutro
la mia mente con numerosissime letture e considero i libri utili sia quando
incontrano il mio consenso che quando lo deragliano. Sostengo questo perché il
libro è sempre una fonte di spunti, siano essi critici o istruttivi.
La copertina
preferita? Di sicuro adoro le entusiasmanti possibilità creative offerte, o
meglio, realizzabili per merito di sofisticati software. Però quella che ho
prodotto per “Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna” mi soddisfa molto.
Il libro che sta
leggendo? Ho terminato la lettura di un testo relativo ad un periodo
vissuto in età adolescenziale, un libro di memorie inedito (e che tale
rimarrà). È stata una catarsi rileggere ed assorbire le note di positività di
cui quel testo è pregno. Sono stata in grado di trasformare la mia permanenza
in un centro sportivo estivo (il Green Park) in qualcosa che tramanderò ai miei
figli e nipoti.
La frase regalo per i
lettori. Promettiamo a noi stessi di non diventare mai degli “ignoranti con
la laurea”. Informiamoci e interroghiamoci con consapevolezza sugli eventi che
ci circondano.
Consulta la scheda del libro Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna
- Recensione del libro Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna .
Nella sezione "L'autrice risponde" troverai anche:
- Tutti i misteri sono risolti, l'intervista ;
- Recensione del libro Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna .
Nella sezione "L'autrice risponde" troverai anche:
- Tutti i misteri sono risolti, l'intervista ;
- Lungo i sentieri dell'identità, l'intervista (num. 1) ;
- La grande energia delle ispirazioni (video) .
- Lungo i sentieri dell'identità, l'intervista (num 2) .
Consulta anche la sezione "Libri":
- Tutti i misteri sono risolti;
- Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna;
- Lungo i sentieri dell'identità ;
- Sammichele di Bari attraverso il catasto onciario del 1752 ;
- Bitonto nel XVI secolo. Catasto antico del 1586 ;
- La pedagogia nel taschino .
- La grande energia delle ispirazioni (video) .
- Lungo i sentieri dell'identità, l'intervista (num 2) .
Consulta anche la sezione "Libri":
- Tutti i misteri sono risolti;
- Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna;
- Lungo i sentieri dell'identità ;
- Sammichele di Bari attraverso il catasto onciario del 1752 ;
- Bitonto nel XVI secolo. Catasto antico del 1586 ;
- La pedagogia nel taschino .
Nessun commento:
Posta un commento