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martedì 20 febbraio 2018

Sul bus senza biglietto, A Firenze si può. Basta un sms

Silvana Calabrese Andy Warhol pop art Blog
     In virtù del principio in base al quale tutti possiedono un telefono cellulare e ne sono sempre muniti, a Firenze chi sale a bordo di un mezzo di trasporto pubblico urbano non avrà più scuse perché il biglietto ce lo si può procurare con un semplicissimo sms. Nella città in cui l’arte aleggia sotto forma di molecole nell’aria, si è pensato a un modo inequivocabile di ottenere il biglietto stringendo un accordo con i gestori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e a breve si aggregherà anche Tre Italia. Dal credito del vostro telefonino verrà sottratto il costo di un messaggio, che varia a seconda del gestore, e decurtato il prezzo del ticket pari a 1,20 euro. Il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il presidente Ataf (Azienda di Trasporto pubblico dell’Area Fiorentina) Filippo Bonaccorsi hanno presentato il servizio di Mobile Ticketing che consiste nell’inviare uno short message al numero 4880105 con il testo Ataf prima di salire sul mezzo pubblico; in pochi istanti arriva un messaggio di conferma che ha valore legale in caso di verifiche effettuate dai controllori.
     Firenze è stata la prima città in Italia ad aver attivato il servizio nei primi mesi del 2012 e già auspica la prossima innovazione: estendere alle compagnie telefoniche l’applicazione Ataf 2.0 scaricabile ed installabile sul cellulare per ottenere informazioni in tempo reale sulle linee di trasporto e sui tempi di arrivo. Tutto questo per rendere la città moderna, ma soprattutto per alleviare i disagi che spesso i servizi di trasporto pubblico arrecano all’utenza.
     Anche altre città hanno aderito all’iniziativa sia pur con modalità differenti. Presto anche i capoluoghi di provincia meridionali potrebbero decidere di sbarcare sul pianeta tecnologia. Soprattutto per abolire l’alibi di molti ragazzi e anche adulti, sorpresi senza biglietto o senza biglietto obliterato e che si appellano al malfunzionamento della macchina obliteratrice oppure alla penuria di biglietti in tabaccheria. Ponendomi dal fronte dei passeggeri invece, direi che l’evoluzione del servizio fiorentino, l’applicazione Ataf 2.0, risolverebbe non pochi problemi legati ai tempi di percorrenza e di arrivo delle vetture ad ogni fermata, specialmente nelle ore di punta e di rientro dopo una giornata lavorativa. 
     Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, 20 giugno 2012, p. 20.

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