Sacrificio
e impegno, gli ingredienti di una vita soddisfacente
Cosa ci rende
forti e tenaci? Le circostanze per diventarlo. E queste circostanze coincidono
con il sacrificio del cui spirito dovremmo munirci già in tenera età. Fin
dall’infanzia intraprendiamo un percorso formativo che non ha fine o meglio
termina con il capolinea della vita terrena. La formazione umana comprende
l’educazione, un concetto ampio di cui fanno parte il rispetto verso se stessi,
nei confronti del prossimo ed in relazione agli oggetti. Educare la prole è il
difficile compito (difficile è un eufemismo) che spetta al genitore, ma che si
estende anche a nonni, zii e baby-sitter. Un esempio è legato al cibo: per
evitare inutili sprechi si sente spesso dire ai bambini che nel Terzo mondo si
muore di fame, ma il pargolo non ha idea di cosa significhino queste parole e
nemmeno di quanto sia preziosa la pietanza che ha nel piatto. Alla stessa
stregua non può capire l’immensa fortuna che gli è toccata poiché vive in un
comodo appartamento ed ha una famiglia, dei giochi e delle diavolerie
tecnologiche. Mente e corpo umano costituiscono una macchina perfetta con un
grave deficit, l’incapacità di ragionare per immedesimazione. Per questo motivo
Dio creò la pedagogia! È quella disciplina che si propone di guidare il
fanciullo rendendolo l’adulto moralmente integro del domani. Nel lungo e
tortuoso iter di educazione non può mancare un elemento (mai facoltativo): la
severità. Spesso il genitore deve saper opporre un determinato “no” alla
richiesta del figlio. Non si può assecondare ogni istanza. Segue l’importanza
dell’esempio: i membri della famiglia devono ostentare cortesia, rispetto,
amore per la cultura, parsimonia, sobrietà, impegno e spirito di sacrificio.
Vivere in un contesto temporaneo o permanente in cui si richiede il sacrificio
e in cui ci si rende conto che nulla è dovuto ci tempra in maniera
inossidabile. La maturità intellettuale (diversa da quella anagrafica) si lega
a questo processo. Sacrificio ed impegno sono fedeli compagni di viaggio. Si
generano da un obiettivo da raggiungere in breve, medio o lungo termine con un
lavoro costante. Se la vita di un essere umano è sempre troppo semplice, alla
prima difficoltà crollerà o commetterà un imperdonabile errore (o una serie di
sbagli) crogiolandosi nella beatitudine che sempre lo ha accompagnato. Capita
spesso che persone che non hanno provato una vera gavetta ed hanno ottenuto con
facilità occasioni ed opportunità, sciupino irreparabilmente tale fortuna.
Mentre invece della fortuna noi dovremmo essere gli infaticabili artefici.
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”,
8 agosto 2015, p. 24.
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