Se
un onesto cittadino sarai, all’ufficio recapito postale patirai
Il postino
suona sempre due volte. Un film interessante dal titolo fuorviante. È opinione
comune che le sue citofonate siano così delicate da non avvenire. In altri casi
il destinatario non è in casa e la prassi vuole che gli si notifichi la
presenza di una raccomandata da ritirare presso l’ufficio di recapito postale a
partire dal dì seguente. Mai prenderla comoda! Perché dal 5° o dal 10° giorno
di giacenza è prevista una esigua tassa pari a 0,52 euro al dì.
Partire alla
volta di questo ufficio postale è un’avventura come Salgari non sarebbe mai
riuscito a descrivere… L’ufficio è angusto, con soli 3 posti a sedere, e ben
presto si appresta a veder superata la sua capienza massima. Sembra la tana di
un lupo, in cui molte sono le orme di animali che entrano e poche quelle delle
creature uscenti. Si procede lentamente per via di guasti telematici e presunte
carenze di personale, in realtà ammassato dietro le quinte intento a svolgere
altre pratiche. Alcuni dei destinatari ogni mattina salpano al fine di
procacciarsi un’occupazione, e in casa non ci sono. Altri sono onesti
lavoratori costretti a chiedere un permesso di lavoro solo per ritirare una
raccomandata. Raramente l’oggetto del ritiro è un utile vaglia o un pacco
frutto di una spedizione che giunge da molto lontano. Il più delle volte si
tratta di semplici grane.
I mittenti
sono sempre gli stessi, simili a degli incalliti stalker. Per evitare l’ulcera
da stress, proviamo a comicizzare il tutto passando in rassegna le diverse
missive.
L’Agenzia
delle Entrate è lieta di invitare la Signoria Vostra al gran galà dei
pagamenti.
L’ufficio
Ripartizione Tributi del Comune di Bari vi invita ad espletare i pagamenti,
anche quelli non dovuti per accertati motivi. Equitalia ha il piacere di
annunciare l’inaugurazione del club dei maxi pagamenti in stile ultima
spiaggia. L’anziana Rai col fiuto di un giovane mastino ti scrive gentilmente
al fine di scuoterti sonoramente al pagamento del canone.
I centri
turistici inviano regolarmente cartoline di auguri per mantener desto il
ricordo della vacanza. Questi enti, invece, ci scrivono a loro modo per
augurarci buone feste o per farci la festa.
Se Fedro
avesse scritto in prosa, ci avrebbe ugualmente donato una morale: se sei un
onesto cittadino patirai. Se i conti offshore aprirai, solo allora ti salverai.
Da “La
Gazzetta del Mezzogiorno”, 23 maggio 2016, p. 16.
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