È
come se il cavernicolo avesse il pc
Per telematica
si intende l’insieme delle applicazioni derivate dall’integrazione dell’informatica
con le telecomunicazioni, basate sullo scambio di dati o sull’accesso ad
archivi attraverso la rete telefonica. Fare qualcosa per via telematica vuol
dire facilitarsi la vita. Eppure… è come se il cavernicolo avesse il pc, perché
non ne abbiamo mai sfruttato al massimo le capacità oppure perché sfruttandole
le abbiamo rese nocive. Il primo capo d’accusa riguarda la rete wireless
(letteralmente senza fili), mediante la quale i computer sono connessi tramite
segnali radio anziché tramite cavi. Tra i vantaggi sono incluse la mobilità e
l’assenza di antiestetici cavi. Non staremo forse invadendo l’etere con tutte
queste onde e microonde? Non erano già stati condotti degli studi sugli effetti
cancerogeni cagionati dal cellulare?
Pensato per
sopravvivere a una guerra atomica, Arpanet nacque nel ’69 collegando quattro
computer statunitensi. Ma il World Wide Web come lo conosciamo sorse negli anni
’90 nel Cern di Ginevra. Oggi è alla portata dei bambini ancor prima che degli
adulti, cela dei rischi e saperlo usare intelligentemente è una virtù. Basta un
clic per inviare un messaggio quasi istantaneo all’altro capo del globo, ma
basta lo stesso clic per caricare su YouTube un video di natura violenta.
Le rubriche
telefoniche hanno perso alcuni contatti di abbonati e così andiamo a cercare
una vecchia conoscenza sul social network Facebook. Si preferisce inviare
un’e-mail piuttosto che udire una voce al telefono, invenzione che agli esordi
sembrava mettesse in contatto con l’aldilà.
Enti locali
A.Di.S.U. e Asl, nonostante le prodezze della telematica, non riescono a
mettersi in contatto con le segreterie universitarie o con gli uffici Caf per
ottenere una verifica istantanea dei dati dichiarati. Le iscrizioni ai corsi di
formazione si effettuano on-line, ma resta sempre una parte cartacea da
stampare e consegnare di persona. Libri e giornali si estingueranno per
lasciare posto alle edizioni elettroniche? I dati Istat e i risultati di uno
studio della Commissione europea sono più che eloquenti: l’uso del pc e la
navigazione coinvolge maggiormente i giovani tra i 15 e i 19 anni e questo
stesso segmento di popolazione fa fatica a leggere e a scrivere come dimostra
la drastica riduzione di temi e lettere, il tutto accompagnato da una lingua
sempre più contratta.
Da “La
Gazzetta del Mezzogiorno”, 27 settembre 2012, p. 40.
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