Quando è nata la carta di credito, in molti se ne sono immediatamente
muniti. Non hanno pensato che erano in procinto di assecondare un meccanismo
perverso, la loro mente era concentrata sull’idea che possederla avrebbe
consentito loro un vanto sociale. Lo stesso discorso vale per gli strumenti
tecnologici. La loro incessante e continua evoluzione conduce a problemi di
incompatibilità di software, che tradotto in parole semplici indica l’impossibilità
di utilizzare uno strumento acquistato l’anno prima. O ci si aggiorna,
spendendo denaro, o ci si iscrive nella lista nera del divario digitale.
Da “La Gazzetta del Mezzogiorno”,
25 maggio 2014, p. 14.
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