Nella ricerca storica e di archivio è fondamentale che un
documento (ossia una fonte) sia autentico. Tuttavia la nostra storia è piena di
“falsi”, cioè di documenti (diari,
dichiarazioni ufficiali, fotografie, filmati, ecc.) costruiti appositamente per
presentare come vero qualcosa di “falso”.
I motivi alla base della creazione del falso sono
molteplici, tra i più suffragati ci sono le ragioni politiche, diplomatiche ed
economiche.
1938 Gli alieni invadono la Terra: “La
guerra dei mondi”
È il radiodramma
di Orson Welles, mandato in onda dalla CBS (Columbia Broadcasting
System) il 30 ottobre 1938.
Divenne un caso mediatico.
Il ventitreenne Orson Welles, all’interno della trasmissione
settimanale in cui venivano proposte letture di romanzi celebri, interpretò il romanzo di fantascienza di Herbert George
Wells.
In realtà il programma prevedeva già la messa in onda del
radiodramma di Orson Welles dal titolo La guerra dei mondi,
ma il conduttore ebbe
l’arguzia di esporlo come in una normale radiocronaca, perché non
riteneva che La guerra dei mondi
fosse uno dei migliori show da trasmettere.
Le parole dell’annunciatore furono:
«Signore e signori, interrompiamo il nostro programma di
musica da ballo per leggervi un comunicato speciale del Giornale Radio
intercontinentale arrivato in questo momento. Alle 19:40, ora locale, il professor
Farrell dell’Osservatorio del Monte Jenning, Chicago, Illinois, dichiara
di aver osservato diverse esplosioni di gas incandescente, a
intervalli regolari sul pianeta Marte. Le indagini spettroscopiche hanno
stabilito che il gas in questione è idrogeno e si sta muovendo
verso la Terra ad enorme velocità».
«Signore e signori, ecco a voi l’ultimo bollettino del
Giornale radio intercontinentale. Toronto, Canada: il professor Morse
della Mac Millian University ci conferma di aver osservato tre esplosioni
sul pianeta Marte tra le 19.45 e le 21.20, ora locale.[...] Ancora un comunicato
speciale dalla vicina Trenton, New Jersey. Alle 20.50 un enorme oggetto
fiammeggiante, forse un meteorite, è caduto su una fattoria nei dintorni
di Gravers Mill, New Jersey, a 22 miglia da Trenton».
Venne adottato un altro stratagemma per incrementare la tensione: trasmettere interventi di alcuni
testimoni, le cui dichiarazioni stimolavano la fervida immaginazione:
«È pronto il collegamento con l’Osservatorio di Princeton,
dove il nostro cronista Carl Phillips intervisterà per voi l’astronomo
Richard Pierson. Ci trasferiamo dunque a Princeton, nel New Jersey. [...] Carl
Phillips, appena giunto sul posto, vi darà una completa descrizione
del meteorite di Gravers Mill. [...] Un momento! Sta accadendo qualcosa!
L’estremità dell'oggetto comincia a muoversi! [...] Si muove! Guardate, si
svita! State indietro! (Improvvisamente si ode il rumore di un grosso pezzo di
metallo che cade) [...] Nell’oscurità vedo scintillare due dischi luminosi.
Potrebbe essere un volto. [...] Dall’ombra sta uscendo qualcosa di grigio che
si contorce come un serpente. Sembrano tentacoli. [...] Signore e signori,
devo riferirvi qualcosa di molto grave. Sembra incredibile, ma le
osservazioni scientifiche e l’evidenza stessa dei fatti inducono a credere che
gli strani esseri atterrati stanotte nella fattoria del New Jersey non
siano che l’avanguardia di un’armata di invasione proveniente da Marte.
La battaglia che ha avuto luogo stanotte a Gravers Mill si è conclusa
con una delle più strabilianti disfatte subite da un esercito nei tempi
moderni: settemila uomini armati di fucili e mitragliatrici sono
stati sconfitti da
una sola macchina degli invasori marziani. I mostri controllano ora la parte centrale del New Jersey
e hanno tagliato in due lo Stato. Le linee di comunicazione tra la Pennsylvania
e l’Oceano sono interrotte. Le ferrovie sono sconvolte e i servizi
da New York a Filadelfia sospesi».
Chiunque si sia sintonizzato sulla stazione radio in
seguito, non poteva sospettare che la descrizione oculare dell’evento fosse un falso clamoroso, ma credeva
che si trattasse di un’edizione
straordinaria.
Su 6
milioni di ascoltatori, un milione credette che gli USA fossero invasi dagli
alieni.
Il risultato
fu fin troppo realistico
e andò ben oltre le aspettative dell’autore stesso. Le case si svuotarono nel New Jersey e la gente
confluì nelle chiese.
I dirigenti della CBS, alla luce delle reazioni della
gente, trasmisero una serie di annunci per ribadire che:
«Sebbene siano stati usati i nomi di alcune città americane,
come in tutti i romanzi, l’intera vicenda e tutti gli avvenimenti in essa
contenuti erano totalmente immaginari».
Nonostante
l’invio di numerosi comunicati di smentita, la gente rimase in delirio. Si dovette
aspettare l’edizione del giornale del giorno seguente perché si tornasse alla
tranquillità. Non si potè dire lo stesso per l’emittente che fu costretta a risarcire i danni provocati in seguito
alla trasmissione.
Il contesto
storico si rivela chiarificatore:
la radio godeva di enorme popolarità; il presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt se ne serviva per diffondere le fireside chats, ossia le “chiacchierate del caminetto” che con
chiarezza espressiva spiegavano cosa stesse avvenendo nel mondo. Inoltre la
radio era considerata una fonte degna di autorevolezza, che in seguito sarà una
prerogativa della televisione.
Anche se a distanza di nove anni, gli effetti della grave depressione economica conseguente al crollo del 1929 si fa ancora sentire. La
seconda preoccupazione deriva dall’inarrestabile ascesa del nazismo in
Germania.
Fu in questo peculiare contesto che l’adattamento del
romanzo di fantascienza che simulava un notiziario speciale scatenò il panico
negli USA. Molti radioascoltatori non si accorsero che si trattava di una
finzione.
‒ popolarità e affidabilità della radio in quell’epoca;
‒ clima di incertezza economica e sociale per via del crollo del 1929;
‒ esatto
riferimento a luoghi realmente esistenti ed istituzioni scientifiche ed universitarie;
‒ ricorso a esperti e testimoni che conferì un carattere di verosimiglianza e
credibilità all’evento;
‒ tono
realistico unito alle interruzioni giornalistiche per la lettura dei
bollettini.
Ci si può chiedere che effetti
sarebbero stati prodotti se fosse andata in onda una trasmissione televisiva
con caratteristiche analoghe a quelle della trasmissione radiofonica. La puntata
radiofonica era emotivamente carica ma soprattutto realistica,
molto simile ad un’edizione straordinaria; l’effetto sarebbe stato
amplificato esponenzialmente da un supporto visivo. Un esempio analogo è lo
sbarco sulla Luna, la cui veridicità è stata di recente contestata.
Fonte: S. Calabrese, Theatrum mundi. Sbarco sulla Luna, pp. 59–64.
Per restare in tema: lo studio falso della blogger Silvana Calabrese |
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