L’1% della popolazione italiana soffre di celiachia. Il 99%
degli italiani è affetto da ignoranza. Entrambe sono patologie incurabili, ma
la loro gravità può essere attenuata: i celiaci devono seguire una dieta priva
di glutine (a vita) e convivere con il disagio che spesso li assale, mentre gli
ignoranti possono cominciare a informarsi facendosi luce attraverso le tenebre.
Tutto il progresso compiuto dalla nostra società non evita
che si pronuncino strafalcioni inaudibili in merito alla celiachia. Proviamo a
riassumerli.
1) Di che campi?
È la prima e poco sensibile domanda che si pone ai poveracci che non tollerano
il glutine. Oltre al grano esistono altri cereali commestibili per i celiaci
(mais, riso, miglio, quinoa, grano saraceno, amaranto…)
2) I cibi senza glutine fanno dimagrire? I
prodotti di cui si nutrono i celiaci hanno un valore nutrizionale pari agli
alimenti delle persone “normali”. In alcuni casi si riscontra un maggiore
contenuto calorico, ma nulla di allarmante. È noto che a tavola ci si debba
saper contenere.
3) I prodotti gluten
free fanno male a chi non è celiaco? Più che un interrogativo questa è
un’affermazione pretenziosa in rapida diffusione. Gli alimenti senza glutine
sono ricavati da materie prime naturalmente prive di glutine e dunque non
sottoposte a particolari trattamenti chimici per l’asportazione del glutine
(anche se ora si sta sperimentando la follia di deglutinare il grano) come
accade con il caffè decaffeinato. Con un pizzico di spirito di osservazione
questa domanda è evitabile: le persone normali mangiano pop corn, riso, carne,
pesce, verdure, ecc. che sono alimenti privi di glutine… siete mai stati male?
4) I pasti senza
glutine non hanno un buon sapore. Nel corso degli anni i miglioramenti ci
sono stati. Dato un pacco di farina spesso il sapore di una pietanza dipende
dall’abilità di chi cucina. Ma in effetti alcune aziende frettolose di
conquistare fette di mercato non badano alla qualità dei prodotti che
commercializzano.
5) La celiachia è
solo una malattia psicosomatica, ci si convince di averla. Purtroppo ho
sentito pronunciare questa bestemmia da gente laureata e non me la sento
nemmeno di commentarla.
6) Un mio amico
celiaco sgarra la dieta e non gli succede nulla. Così si inaugura la
peggiore opera di convincimento a mangiare roba contenente glutine. Introdurre
la proteina della gliadina nel corpo di un celiaco non produce gli stessi
effetti, ma l’assenza di disturbi gastrointestinali evidenti non indica la
mancanza di un danno che può colpire vari organi, anche irreparabilmente.
7) Prendi pure il
farmaco contenente glutine, al massimo ti si gonfia la pancia. (Detto da un
medico) L’addome globoso è uno dei sintomi del celiaco non diagnosticato ma non
è causato dal meteorismo quindi c’è poco da sminuire. Il glutine produce una
risposta autoimmune e infiammatoria che causa la distruzione dei villi
intestinali con delle lesioni che potrebbero gravemente degenerare se ci si
ostina a non seguire correttamente la dieta. Basta poco per far atrofizzare i
villi, e molto tempo perché si rigenerino.
8) Farmaci o
integratori, essendo sintetici, non contengono glutine. (Detto da un
medico) Se in laboratorio si possono riprodurre vitamine e sali minerali, anche
il glutine è replicabile ed anzi viene utilizzato come addensante nei farmaci,
negli integratori, e anche nelle caramelle e nei gelati che millantano di
essere artigianali.
9) I celiaci hanno
gravi carenze vitaminiche e sono debilitati. (Detto anche da un medico)
Nulla di più sbagliato! Se si segue la dieta senza infrazioni l’intestino è
sano e il soggetto assimila ogni nutriente. Un semplice check-up sfaterebbe
questo dubbio. Perfino gli specialisti ritengono che il nutrirsi senza glutine
(mais) non permetta di immagazzinare il complesso vitaminico B di cui invece il
grano è ricco. Le popolazioni che mangiavano solo polenta erano affette da
pellagra, ma oggi il celiaco non si ciba solo di alimenti derivanti dalla
farina di mais e riso, ma estende la sua dieta a latte, uova, carne, pesce,
legumi, frutta, verdura… attuando così un ampio apporto vitaminico che non
esclude affatto la vitamina B né le altre.
10) Contaminazione?
Cos’è? A tavola da amici o al ristorante aleggia lo spettro della
contaminazione ossia la possibilità che un piccolo errore faccia approdare
tracce di farina o pan grattato o anche gocce dell’acqua del tegame di cottura
della pasta di grano nel piatto del celiaco, contaminandolo. Purtroppo chi
soffre di celiachia non può tollerare nemmeno piccole parti di glutine.
Non c’è spazio per l’ironia perché non sarebbe divertente. È
il caso di lavorare un po’ di più sul nostro senso dell’umorismo, ma
soprattutto è il caso di essere sensibili. È indispensabile essere umili (anche
i medici specialisti) ed informarsi minuziosamente. L’immedesimazione non
sarebbe sbagliata.
Non sapere non è un male, ma ignorare un argomento delicato
e comportarsi da presuntuosi e arroganti merita l’ergastolo! (Ironia).
Della sezione "Celiachia" fanno parte anche:
- AIC Celiachia. Celiaci di tutta Italia unitevi! (video) ;
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