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mercoledì 1 ottobre 2014

Nonni: rete di sostegno o riserve dei genitori?

     C’è da stupirsi nell’osservare i mutamenti che hanno coinvolto la società negli ultimi anni. Gli obiettivi di stabilità si sono trasformati in utopiche velleità. Ricordate ancora la vostra infanzia? Da bambini le giornate erano scandite dal gioco e dallo studio con la sovrintendenza dei nostri genitori. Di domenica o nei giorni di festa ci si recava dai nonni, i beniamini dei più piccoli, coi capelli argentati e lo spirito di un pargolo. Non li si vedeva spesso, ma li si adorava. È fondamentale poter tessere un rapporto affettivo con i genitori dei nostri genitori. Loro poi erano in pensione, elemento incerto per le nuove generazioni, ed avevano tempo e serenità da dedicare ai nipotini.
In seguito il meccanismo sociale è cambiato, il passato è divenuto un ricordo sfumato come una visione onirica che pian piano svanisce. Inebriati dall’idea che il progresso fosse la chiave di volta per raggiungere un tenore di vita pari o superiore a quello dei nostri genitori; illusi dall’aspettativa che il mondo stesso ha innescato in noi tutti, abbiamo obbedito al sistema con la segreta speranza di realizzare i sogni nel cassetto. Ci siamo iscritti all’università, anzi, abbiamo investito nell’istruzione raggiungendone livelli medio–alti. La conseguenza immediata ha riguardato le personali ambizioni di successo che si traducono con l’inserimento attivo e stabile nel mondo del lavoro. Il desiderio di fare carriera è emerso quasi subito. L’occupazione femminile ha subito maggiormente gli effetti degli attriti sociali, tuttavia si sono registrati segni vitali. Ma questo ha determinato ulteriori problematiche connesse alla conciliazione dei ruoli assunti dalla donna lavoratrice, casalinga, moglie e madre. Le sfide da affrontare sono talvolta unisex e occuparsi dei figli, non più concepiti in giovane età, è un’ardua impresa. In questa situazione emergenziale interviene la rete di sostegno familiare per eccellenza: il supporto offerto dai nonni. Simili a dei tuttofare forniscono un servizio gratuito ad ampio raggio e flessibile con l’indiscusso vantaggio della relazione di fiducia. Sono disponibili ad accudire i nipotini, permettendo alla coppia di ovviare all’assunzione di una baby–sitter ed accantonare denaro per il futuro dei figli. Dall’osservazione della realtà attuale percepisco un flebile allarme: i nonni sono onnipresenti nella vita dei nipotini al punto da non costituire più un mero sostegno, bensì un surrogato genitoriale, privo dello strumento educativo che solo un padre e una madre possono adoperare. V’è un sovvertimento rispetto al passato, adesso la domenica si trascorre con i propri genitori, i quali stanno perdendo gli anni migliori dei figli. 

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