Imparare le
lingue straniere, l’inglese in particolare, è la meno repressa delle nostre
ossessioni che tuttavia si configura come un sogno ricorrente che ci si augura
di veder realizzato.
La scuola ce
ne impone lo studio fin dall’infanzia; le edicole sono addobbate di video corsi
o CD audio da ascoltare in auto (un tempo erano audiocassette); la rete propone
pacchetti di lezioni per interiorizzare l’inglese; le scuole superiori e le
Università inseriscono nella loro offerta formativa la presenza di madrelingua
che possano indicare agli studenti la strada verso quella lingua straniera
tanto diffusa e non sempre acquisita a dovere.
Eppure,
terminati gli studi ci si ritrova a dover compilare il proprio curriculum vitae
e l’esitazione ci coglie nell’atto di indicare il nostro livello di conoscenza
dell’inglese. In sede di colloquio di lavoro, step riservato ai più fortunati, alla
domanda sulle lingue straniere il rossore si irradia dalle nostre guance. E se
ci ritrovassimo improvvisamente immersi in una comunità anglofona la balbuzie
ci assalirebbe e faremmo di tutto pur di trovare un italiano. Ci sentiremmo
smarriti. Perché ciò accade? Come mai anni di studio scolastico o privato non
sortiscono gli effetti sperati? È possibile che la risposta risieda nella poca
costanza unita alla scarsa motivazione nei nostri studi. Oppure il motivo è da
ricercare nel metodo applicato.
Avendo appena
individuato il problema, la via della soluzione ci è prossima.
La difficoltà
principale nell’apprendimento della lingua inglese appartiene alla pronuncia.
Nessuno potrebbe obiettare tale assunto. In nostro soccorso intervengono i
tradizionali dizionari, i testi di grammatica e l’ascolto frequente.
Oltre alla
fonetica vi è la questione grammaticale, di più semplice risoluzione se si
possiedono solidi basi sintattiche della propria lingua e se ci si impegna in
uno studio serio e consapevole dei testi di grammatica inglese, cercando poi di
rinvenire i costrutti analizzati nei dialoghi dei film.
L’ultimo
punto, ma non per questo meno importante, è costituito dal lessico. Un ricco
patrimonio di vocaboli stranieri è il frutto di anni di letture, consultazioni
del vocabolario e curiosità. Tuttavia è il caso di considerare una variabile
della mente umana che compromette l’acquisizione duratura dei nuovi lemmi
appresi secondo le modalità appena descritte. La nostra mente ha necessità di
vedere impiegata la memoria visiva, detta anche fotografica, propensa ad
assimilare con maggiore facilità i termini se questi sono accompagnati ad
immagini o fotografie. È proprio questo il punto di forza del Dizionario
visuale che associa le espressioni inglesi alle immagini.
Il volume
conta 360 pagine corredate da più di 1600 illustrazioni rigorosamente a colori
(nulla stimola la vista più del ventaglio cromatico) riferite a oltre 6000
vocaboli che aspettano solo di essere imparati. Ogni ambito della vita
quotidiana non avrà più segreti per voi e forse il testo vi permetterà di
acquisire anche le parole dell’italiano di cui prima non eravate a conoscenza.
Le persone,
l’aspetto, la salute, la casa, i servizi, gli acquisti, il cibo, il mangiare
fuori, lo studio, il lavoro, i trasporti, gli sport, il tempo libero,
l’ambiente, i dati, sono solo i macro ambiti dai quali si dirama un dedalo di
altri contesti con oggetti di cui imparare i nomi. A seguire vi è un piccolo
elenco di frasi essenziali ed un utilissimo indice analitico che vi permetterà
di accedere alle illustrazioni a partire dalla parola che avevate in mente.
L’immediatezza
della consultazione è già sufficiente per rendere piacevole questa nuova
lettura che si candida anche ad occupare i tempi di attesa o di noia per grandi
e piccini. È il più democratico degli stimoli culturali.
Ma ho una raccomandazione
per i futuri lettori: seguendo il motto della condivisione, giocate con amici e
parenti ad indovinare o ricordare più a lungo le nuove parole perché è noto che
anche la dimensione ludica incrementi le capacità mnemoniche!
Che aspettate!
Munitevi del quasi tascabile Dizionario visuale e… che il vostro patrimonio
linguistico si estenda!
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